auguri e buoni propositi
Un altro dei ricordi che mi mancano tanto di quando ero bambina è quello degli auguri di buon anno. Oggi giorno si parla solo di buoni propositi, di obbietivi da raggiungere, di sforzi, d’impegno… come se tutto dipendesse da noi, dai nostri desideri e dalla nostra volontà.
Orgoglio
Questo mese di luglio è il mese dell’orgoglio LGBTQ+, in molte città si fanno delle bellissime manifestazioni piene di colore, dei carnevali estivi che, come non poteva essere diversamente, dividono le persone in pro e contro, in buoni e cattivi.
siamo tutti speciali
Spesso, quando parliamo con conoscenti e amici dei nostri problemi ci sentiamo diversi, perchè a noi succedono cose che a loro non sono successe e viceversa. Spesso questo finisce con un incomprensione o quel che è peggio con un confronto in cui qualcuno deve uscire vencitore perchè sta meglio o peggio.
le dimensioni del cuore
L’altro giorno una amica ha scritto su facebook qualcosa sul tempo da dedicare alla fiamiglia, agli amici, a quelle persone a cui diciamo di aver dedicato un pezzo del nostro cuore, con questa immagine, un cuore come una città, con la sua cartina.
idealizzare
L’altro giorno stavo parlando con alcune amiche dei problemi di tutti i giorni, ognuna parlava delle cose che faceva fatica a gestire e, quando anche io ho raccontato qualcosa mi hanno guardata malissimo, perchè pensavano che, siccome aiuto le persone a risolvere problemi, io non ne avessi.
la lapide
Un esercizio che si può usare nel coaching per capire le proprie priorità è quello di immaginare la propria morte, e pensare agli effetti che questa avrebbe nelle persone che ci circondano o nel mondo in generale. Può sembrare qualcosa di drastico ma proprio per quello è molto utile.
complicità con Putin
L’altro giorno mia figlia ha rotto una tazza a cui tenevo tanto. Non è difficile, tutte le mie tazze hanno una storia, sono legate a mille ricordi, a persone con cui ho condiviso esperienze, a cui sono affezzionata in qualche modo.
Covidioti
Ieri ho scoperto una cosa curiosa, la parola covidiota può avere due significati completamente opposti. Si può riferire sia a chi è diventato esageratamente spaventato dal virus e dagli effetti che potrebbe avere in noi sia a chi non si è mai fidato dalla narrativa ufficiale.
Letargo
Per me l’inizio di quest’anno è stato difficile, sono stata male fisicamente, prima con una pesante influenza e poi con quella che sembrava una intossicazione alimentare, non ho avuto febbre ma sono stata la maggior parte del tempo a letto.
Che Dio ci salvi dai benintenzionati
La settimana scorsa sono usciti su Netflix gli ultimi episodi di La Casa de papel, a storia finita mi sono trovata a rifliettere su tutto quello che è successo, sui personaggi e sui momenti che ho amato e odiato, e c’era una frase che continuava a ripettersi nella mia testa “che Dio ci salvi dai benintenzionati”.
vendere l’anima al diavolo
Quando diciamo di qualcuno che “ha venduto l’anima al diavolo”, normalmente, parliamo di qualcuno che ha molto successo, che è molto bravo in qualcosa, che ha accumulato tanti soldi o che sembra non invecchiare… Vengono visti come dei vincenti, anche se questa è una lettura molto superficiale.
come un pendolo
Abbiamo già parlato di appartenenza e di emancipazione emotiva, di come da bambini dobbiamo per forza rispettare e ripettere le modalità normali nella nostra famiglia ma, crescendo, possiamo scegliere se continuare, fare l’opposto o qualcosa di complettamente diverso, trovare il nostro “modo” di fare le cose.
guerra di meme
In questa guerra dei poveri che è diventata la vita nei social media, l’arma più usata sono i meme, possono essere dei video, disegni, foto con delle frasi che diventano virali perchè in grado di monopolizzare l’attenzione degli utenti sul web che li reinviano continuamente.
la guerra dei poveri noi
Una delle cose più pericolose di questi tempi di guerra dei poveri, e di tutti contro tutti è che si finisce per avercela con le persone sbagliate, e si finisce per dare la colpa a chi non ce l’ha, per fare dei confronti che non hanno nessun senso e usarli per attaccare gli altri.
la palestra della vita
Vi ricordate che qualche settimana fa abbiamo parlato dell’università del traffico, ovvero, la possibilità di sfruttare il tempo “perso” per studiare o per leggere e fare qualcosa che ci renda più saggi, oggi voglio parlare di un’altra possibilità che molti perdono, quella di allenarci con cose di poco conto.
no vax
Una delle cose che più mi stupisce di questi giorni è la paradossalità con cui convivono due pesi e due misure nella gestione delle ettichette: da un lato, non si possono dire parole offensive contro razze o orientamenti sessuali, dall’altro si può dare del terrapiattista o del novax a chiunque faccia domande sulla gestione dell’emergenza.
guerra fra poveri
In questo blog e nei miei incontri di facciamo pace parliamo spesso del peso delle parole, e di quelle che chiamiamo parole magiche perchè hanno un effetto particolare nella mente di chi le dice e di chi le ascolta. Oggi voglio parlare di queste due parole importanti che, mettendole insieme, hanno un enorme potere.
dov’è scritto?
L’altro giorno, su facebook, una mia amica ha chiesto, parlando di pandemia, di COVID e di misure per arginarlo, per capire le fonti di una notizia, non ricordo quale, “dov’è scritto?” Io le ho risposto che secondo me il vero problema non era tanto sapere dov’era scritto ma chi l’aveva scritto.
superare gli ostacoli
Non ricordo esttamente in quale dei libri di Emmet Fox che ho letto in questi ultimi mesi c’era una frase che mi ha colpito moltissimo, diceva qualcosa tipo “se la tua preghiera non funziona perchè c’è un ostacolo, prega prima, per un po’, per la sparizione dell’ostacolo”.
ragiona
In questo blog e nei miei incontri di facciamo pace parliamo spesso del peso delle parole, e di quelle che chiamiamo parole magiche perchè hanno un effetto particolare nella mente di chi le dice e di chi le ascolta. Oggi voglio parlare di queste due parole importanti che, mettendole insieme, hanno un enorme potere.
è così
I
n questo blog e negli incontri facciamo pace, laboratorio di inmunosuficienza psicologica, parliamo spesso del peso delle parole, e di quelle che chiamiamo parole magiche perchè hanno un effetto particolare nella mente di chi le dice e di chi le ascolta.
se vuoi, puoi…
La settimana scorsa abbiamo parlato delle distanze fisiche tra le persone e del loro rapporto con lo sviluppo delle diverse personalità bambina, adulta e genitoriale. Oggi voglio parlare di altri due tipi di distanze, quelle mentali e quelle emotive.
bene o meglio?
La settimana scorsa abbiamo parlato delle distanze fisiche tra le persone e del loro rapporto con lo sviluppo delle diverse personalità bambina, adulta e genitoriale. Oggi voglio parlare di altri due tipi di distanze, quelle mentali e quelle emotive.
altre distanze
La settimana scorsa abbiamo parlato delle distanze fisiche tra le persone e del loro rapporto con lo sviluppo delle diverse personalità bambina, adulta e genitoriale. Oggi voglio parlare di altri due tipi di distanze, quelle mentali e quelle emotive.
Gestire le distanze
Da qundo è arrivato il COVID, la pandemia e la OMS ha detto che dobbiamo mantenere le distanze, molti hanno iniziato a fare attenzione a questo aspetto, alla distanza fisica tra le persone, ma nell’ambito del coaching la distanza è un’argomento molto più complesso.
tutto colpa delle mamme
In questo periodo si sente spesso dire che tutti sono esperti di tutto, un giorno virologi esperti di vaccini, l’altro allenatori di calcio, l’altro esperti di politica internazionale… c’è qualcosa in cui tutti sono esperti sempre… la psicologia, sono tutti degli esperti psicologi convinti di capire tutto e spesso sento dire “è colpa della mamma”.
delusione
Spesso parliamo di come, in questo momento storico, in cui ci ha toccato vivere, stiamo presenziando la fine di un’epoca, come dice Sibaldi, la nostra civilizzazione occidentale sta morendo e non ci ripaga nemmeno quando facciamo quel che ci chiede. Alla fine viviamo in un continuo susseguirsi di paradossi e spesso ci sembra di non capire più nulla, quello che ieri funzionava oggi non funziona più e niente è come ci avevano promesso.
sbagliando si impara
Spesso parliamo di come, in questo momento storico, in cui ci ha toccato vivere, stiamo presenziando la fine di un’epoca, come dice Sibaldi, la nostra civilizzazione occidentale sta morendo e non ci ripaga nemmeno quando facciamo quel che ci chiede. Alla fine viviamo in un continuo susseguirsi di paradossi e spesso ci sembra di non capire più nulla, quello che ieri funzionava oggi non funziona più e niente è come ci avevano promesso.
ripetizioni
Spesso parliamo di come, in questo momento storico, in cui ci ha toccato vivere, stiamo presenziando la fine di un’epoca, come dice Sibaldi, la nostra civilizzazione occidentale sta morendo e non ci ripaga nemmeno quando facciamo quel che ci chiede. Alla fine viviamo in un continuo susseguirsi di paradossi e spesso ci sembra di non capire più nulla, quello che ieri funzionava oggi non funziona più e niente è come ci avevano promesso.
la trappola della vittima
Abbiamo parlato molte volte dell’analisi transazionale e di uno dei suoi concetti principali, l’esistenza in ognuno di noi di tre diversi tipi di personalità che riflettono i tre stati dell’io, bambino, adulto e genitore. Oggi voglio parlarvi di un’altro aspetto importante il triangolo psicodrammatico.
non me lo ricordo
Vi è mai capitato che, quando raccontate un vostro ricordo a una persona che era presente nel momento che state raccontando, vi dice che non lo ricorda o che lo ricorda diversamente? È normale, non tutti ricordiamo le stesse cose o allo stesso modo, ma da fastidio, ci fanno fare la figura dei bugiardi o degli smemoriati.
l’università del traffico
La settimana scorsa, in un corso di abbondanza, per la prima volta ho sentito parlare dell’università del traffico, si diceva che era la soluzione migliore per prepararci quando si vuole cambiare la propria vita, soprattutto per il suo prezzo contenuto sia in denaro che in tempo.
capire è sopravalutato
Davanti ad una situazione spiacevole, ad un risultato inatteso, il nostro primo pensiero, normalmente, è qualcosa tipo “non lo capisco, non capisco perchè le cose stanno così, devo capire cosa è successo”.
i non diagnosticati
Nel film di cui abbiamo parlato qualche settimana fa, Pazzo per lei, abbiamo visto una faccia della pazzia, quella più estrema, quella diagnosticata, ma spesso nella nostra vita incontriamo persone che mostrano in minore quantità, le stesse caratteristiche.
gli educatori
Uno dei mestieri più difficili e sottovalutati è quello dell’educatore, ci sono diversi tipi, gli educatori che lavorano con bambini, quelli che aiutano persone che hanno delle difficoltà fisiche o motorie, quelli che aiutano gli anziani, per le persone… sono sempre figure di riferimento molto importanti.
non me lo merito
L’altro giorno, in un telefilm, qualcuno ha ricevuto un regalo troppo bello e ha detto “non me lo merito”, e mi ha fatto riflettere molto su cosa ci è stata insegnata, alla maggioranza di noi, sul concetto di merito e sulla nostra relazione con esso.
gestione del rischio
Quando parlo di paura, di come gestirla, di come fare perchè non ci controlli, molti mi dicono che sono una illusa che vive nel mondo del mulino bianco. Non è per niente così, anzi. Non dico che non ci siano problemi ma che aspettarli con paura è poco funzionale.
consigli gratuiti
Questo periodo è difficile per tutti, per le famiglie, per i lavoratori, e soprattutto per i bambini. Si dice che con la Dad non riescano ad avere una infanzia normale. Ma, cosa vuol dire esattamente, cosa esattamente è un’infanzia normale?
fortuna e merito
Abbiamo parlato più volte dei diversi rischi psicologici di questa pandemia, o meglio, delle misure che si stanno prendendo a livello mondiale, dei lockdown, delle mascherine, delle privazioni di libertà, ecc.
un’infanzia normale
Questo periodo è difficile per tutti, per le famiglie, per i lavoratori, e soprattutto per i bambini. Si dice che con la Dad non riescano ad avere una infanzia normale. Ma, cosa vuol dire esattamente, cosa esattamente è un’infanzia normale?
tutte le strade portano a Roma
Spesso mi capita di parlare con delle persone che si lamentano con me del proprio percorso, di quanto sia difficile, complicato, pieno di problemi, o di quanto sembri più facile quello degli altri, come se ci fossero percorsi giusti e sbagliati.
studiare cinese
Spesso parliamo di disimparare e di imparare perchè, per me, per la scuola che seguiamo in questo blog, la nostra vita è un viaggio di studio nella vacanza studio che rappresenta la vita in questo pianeta, in questo mondo che abbiamo scelto.
studiare
Spesso parliamo di disimparare e di imparare perchè, per me, per la scuola che seguiamo in questo blog, la nostra vita è un viaggio di studio nella vacanza studio che rappresenta la vita in questo pianeta, in questo mondo che abbiamo scelto.
segnali
Quando dobbiamo fare una scelta importante, spesso ci troviamo a cercare da qualche parte un un segnale, una conferma, che ci dica che siamo nella strada giusta. A volte i segnali appaiono, altre no, ma noto che spesso il problema non è trovare il segnale, ma saperlo leggere.
confusione di ruoli
Una delle cause più importanti, secondo la mia esperienza personale e come coach la più importante in assoluto, della maggior parte dei problemi relazionali che troviamo in tutti i nostri rapporti è quella che possiamo chiamare “la confusione di ruoli”.
i nostri maestri
Ieri, durante la cena, mi sono riferita a una persona come ad uno dei miei “maestri” e mia figlia mi ha detto qualcosa tipo “non credo che tu possa imparare molto da certe persone, non vorrei che diventassi come loro”. Il commento mi ha fatto sorridere e mi ha ispirato questo post su cosa intendo con la parola maestro.
i paraocchi
Ci sono molte persone che, quando vedono questi cavalli con i paraocchi, dicono “poverini, non possono scegliere dove andare e non possono vedere le meraviglie del paesaggio”. Ci sono altri che dicono “se non avessero i paraocchi impazzirebbero”.
le conclusioni
Ogni anno, un po’ tutti usiamo questi ultimi giorni per fare il punto della situazione, per capire cosa vorremmo cambiare nell’anno nuovo, per scrivere propositi, obiettivi, ecc. Molti durano solo qualche giorno, si dice spesso che per mancanza di forza di volontà ma io credo sia un problema di consapevolezza e di conclusioni.
il traffico
In questi giorni in cui siamo costantemente bombardati da tutti tipi di informazioni e giudizi positivi e negativi, sulla situazione sul covid, sulle misure del governo, ecc… viene quasi spontaneo e naturale difendersi e difendere il prorio pensiero, spesso penso alla storia del traffico…
cosa regalare…
Ogni anno, a dicembre, oltre agli addobbi nelle strade e nelle case, e ai dolci tipici ci troviamo a dover pensare anche ai regali. Per molti è la parte più importante della festa, li aspettano e li fanno con più o meno piacere, ma per tanti altri sono un incubo…
ingredienti
L’altro giorno, in una sessione di coaching, parlando di una delle nostre frasi mantra, “non puoi cambiare le persone, ma puoi cambiare persone” siamo arrivate ad una metafora interessante, possiamo pensare alle persone come ingredienti e alle relazioni come delle ricette.
il calendario dell’avvento
Ealla fine, anche in quest’anno così strano, è arrivato dicembre, e con lui, per alcuni, inizia l’avvento. Io non lo conoscevo prima di venire a vivere in Italia, ma, da quando sono nate le mie figlie è diventata una delle nostre abitudini più belle.
piccole distrazioni
Da inizio settembre mi sono messa a dieta, sono andata da Manuel Turolla, l’autore del libro Il metabolismo intelligente di cui vi avevo parlato. Tra le altre cose, ho smesso di bere cocacola, anche se era zero e di mangiare qualsiasi cosa tra i pasti.
Doni, talenti, missioni e blocchi
Ieri, nel incontro online di facciamo pace, laboratorio di inmunosuficienza psicologica, e con il sottotitolo “smontando fake news, falsi miti e falsi bisogni” abbiamo parlato del lockdown che sta arrivando e siamo andati a chiedere consigli ad un’esperta di confinamenti non meritati, Raperonzolo.
cocreatrice di eccezioni
L’altro giorno, parlando del periodo attuale, un po’ più caotico del solito, un po’ più incerto di quello in cui ci eravamo abituati a vivere, è venuto fuori che ognuno usava degli aggettivi diversi, chi lo vedeva critico e chi lo vedeva pieno di opportunità.
il voto
L’altro giorno, con un mio studente di spagnolo che è a sua volta insegnante di musica, riflettevamo sul potere che stiamo dando ai voti. Un voto, in realtà, non è che il giudizio dell’insegnante sulla performance dell’allievo in un momento dato.
Rapunzel
Ieri, nel incontro online di facciamo pace, laboratorio di inmunosuficienza psicologica, e con il sottotitolo “smontando fake news, falsi miti e falsi bisogni” abbiamo parlato del lockdown che sta arrivando e siamo andati a chiedere consigli ad un’esperta di confinamenti non meritati, Raperonzolo.
ricercatrice di eccezioni
L’altro giorno, parlando del periodo attuale, un po’ più caotico del solito, un po’ più incerto di quello in cui ci eravamo abituati a vivere, è venuto fuori che ognuno usava degli aggettivi diversi, chi lo vedeva critico e chi lo vedeva pieno di opportunità.
si salvi chi può
In questi giorni di DCPM e misure anti COVID, di gente che ci crede e gente che continua a fare domande, in cui tanti accusano gli altri di essere i colpevoli di questa situazione, l’unica cosa chiara che riesco a tratte è che siamo al “si salvi chi può”.
la colpa e Babbo Natale
L’altro giorno stavo parlando con una amica del concetto di colpa, della dualità e delle ripetizioni, siamo arrivati ad una idea originale, il concetto di colpa è solo un’idea, un ‘invenzione, un po’ come Babbo Natale.
dividi et impera
In questi giorni molti sono preoccupati per il covid e tanti altri per il modo in cui stanno gestendo questa “pandemia”, manipolando dati, menti ed emozioni, senza nessun pudore. Oggi voglio parlare della cosa peggiore che, credo, questa situazione porti con sè.
ipocrisia di difesa
Ricordo, quando ero bambina che, per mia madre la peggior cosa che potessimo fare era mentire. Crescendo, per me era essere ipocriti, non dire quel che si pensava o dire una cosa e pensarne un’altra. E ce l’avevo un po’ con tutti perchè l’ipocrisia è molto diffusa.
attacco e difesa
Di tutte le cose diverse dal solito che ho imparato da quando sono life coach, la cosa che più solleva obiezioni è il fatto che, secondo me, quando una persona dimostra la sua forza lo fa perchè si sente debole, e viceversa.
non capisco
Oggi vorrei riflettere insieme a voi sul significato e l’uso di un paio di parole che, in molti casi, anche se potrebbero aiutarci ad uscire dai problemi e, tendono a farci sprofondare sempre di più: “non capisco”.
la libertà di espressione
In questi ultimi anni di boom dei social media, molti dicono che con questi mezzi l’intelligenza è diminuita, altri che era già bassa ma non lo si vedeva. Ognuno può dire la sua e arrivare a migliaia di persone, dai politici all’ultimo arrivato come la signora di “non c’è coviddi”.
chiedere aiuto
La settimana scorsa abbiamo parlato di quelle situazioni in cui non riusciamo ad ottenere quel che vogliamo. Siamo partiti dal fatto che “insistere” senza cambiare è difficilmente la soluzione e poi abbiamo parlato dell’importanta di “prepararsi”, ma, spesso bisogna anche chiedere aiuto.
preparati
Ieri abbiamo parlato delle cose che non sno della nostra taglia, che non ci stanno bene, che ci stanno strette, piccole, grandi… Abbiamo detto che insistere è solo farci del male e che, spesso, è meglio andare a cercare altre possibilità più accordi con noi. Ma non è l’unica opzione.
non insistere
C’é una frase fantastica che in questo periodo sta girando su facebook e chi io adoro: “se non ti sta bene, non insistere, vuol dire che non è la tua taglia, vale per anelli, pantaloni, vestiti, scarpe, relazioni amorose o di amicizia”.
se l’avessi saputo prima
Una delle frasi che più spesso sento quando parlo con le persone di come migliorare la propria vita è “vorrei tornare indietro sapendo quello che so adesso”. C’è chi vuole semplicemente ricominciare da capo, chi non fare qualcosa che considera un grande errore, ecc.
eccezioni e scuse
La settimana scorsa abbiamo parlato di regole ed eccezioni, e di come quella che crediamo sia la regola definirà quello che ci troveremo più spesso nella nostra realtà. Ma c’è ancora una riflessione che vorrei fare con voi.
fregati dall’ideale
Vi siete mai fermati a pensare a quante volte nella nostra vita abbiamo rincorso ideali senza renderci conto che erano, per noi, completamente irraggiungibili. E di quanta frustrazione, sofferenza e tristezza ci siamo provocati da soli in questo modo.
di regole e di eccezioni
La settimana scorsa abbiamo parlato delle regole del sistema, e di come, in funzione di come le leggiamo, troveremo un lato del sistema o altro, oggi voglio parlare meglio di come avviene, nella pratica, di come funziona questo meccanismo sconosciuto a molti.
ottimismo e pessimismo
Spesso molti confondono il mio ottimismo con ingenuità. Io non sono d’accordo, infatti abbiamo già parlato più volte di quanto il mio concetto di pensiero possitivo (con due esse) sia più che altro un esercizio di realismo ottimista o di ottimismo realistico, come preferite.
per quale Dio lavori?
Nelle religioni polteiste ci sono più dei e si può scegliere a quale Dio dirigersi in ogni momento. Nelle religioni monotesite c’è la chiesa che ci racconta la storia di Dio, una storia che è unica, ma ognuno di noi, dopo la personalizza e può farsi un idea di Dio completamente personale.
spronare
Quando dico che sono una life coach molti rispondono “ah, sei una motivatrice!”. In realtà, no. Per come lavoro io, parlare di motivazione è spesso troppo superficiale, infatti non sempre funziona, io cerco di lavorare su un livello un po’ più profondo.
si stava meglio
In questi giorni in cui la maggior parte dei miei amici e conoscenti discute sulle misure contro il COVID, tra i commenti su mascherina si o mascherina no, e vaccino si o vaccino no… qualcuno è risucito a tirare fuori il famoso “si stava meglio quando si stava peggio”.
dimostrazione di forza
La settimana scorsa, parlando di rabbia, abbiamo visto come quello che ci fa arrabbiare è qualcosa che fanno altri ma che “parla” con qualcosa che è già dentro di noi, può essere un senso di colpa o di inferiorità, di debolezza.
stanchezza
In questo momento storico, ancora di più dopo la pandemia, uno dei problemi più diffusi e anche socialmente accettati quando non persino apprezzati e idealizzati è la stanchezza. Tutti sono stanchi, e se tu non lo sei, sei tu il problema.
di più o di meno
Ieri, parlando con una amica della rabbia, è venuto fuori un tema molto importante, si parlava di persone che ci fanno arrabbiare, perchè ci criticano, ci dicono cosa dovremmo fare o non fare nella nostra vita in maniera più o meno gentile.
felici insieme
Quando diciamo che nessuno può farti felice e che non puoi fare felice nessuno, molti dicono che stiamo promuovendo l’egoismo e il vivere da soli. In realtà è l’opposto. Noi parliamo di essere felici insieme.
la gente non cambia
Ci sono persone che pensano che la gente cambia e poi ci sono quelli che pensano che la gente non cambia, seguendo il mio adorato maestro Ái, io credo che hanno ragione entrambi. A volte la gente cambia, altre no. Ma quel che è sicuro è che nessuno può cambiare un’altro.
più facile
L’altro giorno ho portato la mia cagnolina a sterilizzare. Mia figlia voleva farle avere i cuccioli perciò non l’abbiamo fatto prima. Ma abbiamo deciso di farlo ora. È stato uns stimolo esterno che ha aperto la porta al demone della colpa.
empatia consapevole
Cercando immagini per rappresentare l’empatia ho trovato questi due fantastici ometti con la scritta “so esattamente come ti senti”. Loro non sono esattamente uguali ma hanno quel che sembra esattamente lo stesso problema.
il demone della rabbia
In questi post dedicati ai demoni abbiamo già parlato del demone della colpa, e di quello della paura, oggi voglio parlarvi di quello della rabbia, un’altro demone molto potente che ci porta a fare cose di cui poi ci pentiamo, così da attrarre gli altri due.
ricordare
Abbiamo già parlato di come funzionano la memoria e i ricordi, oggi voglio raccontarvi qualcosa successa in questi giorni che mi ha riempita di speranza. Qualcosa che ricorderò durante molto tempo.
il demone della paura
La settimana scorsa abbiamo parlato del demone della colpa, molto legato alla tradizione occidentale e ai nostri tempi, oggi voglio parlarvi di un’altro demone, quello della paura, che è uno dei più universali.
dare l’esempio
Abbiamo già parlato di come, spesso, sembra che molti amino lamentarsi che non ci sono più i valori di una volta, che le cose più importanti si stanno perdendo e che i giovani siano sempre più egoisti, sempre più sradicati.
il demone della colpa
Sapete che mi piace pensare ai pensieri come voci nella testa, per quanto riguarda i pensieri “negativi”, li immagino come se fossero delle parole pronunciate all’orecchio da un demone. Uno pieno di sè, cattivo e supponente.
con chi ce l’hai?
Una delle cose che non smette mai di stupirmi di questo popolo italiano, che per altre cose adoro, è la capacità di lamentarsi di tutto, con maggiore o minore ironia e classe. La cosa peggiore è, secondo me, che non ci si accorge di quanto male fa.
il colore predominante
Per molti di quelli che giustificano i loro atteggiamento negativi come reazione a quello degli altri, il mondo è tutto di un solo colore, quello della “maggioranza”, dicono frasi tupo “le donne non sanno cosa vogliono”, “gli uomini vogliono solo sesso” o “non ci sono più valori”.
l’importanza del gesto
Chi mi segue sa che ho sempre preferito parlare di come fare fronte alla quarantena che di come proteggersi dal virus. Ho parlato di protezione l’altro lunedì, ma era solo una storia, oggi ho deciso che non ce la faccio più, e vi dirò cosa ne penso.
la nuova normalità
Ok, sembra che la quarantena, il virus e tutti i divieti stiano per finire e avremo la possibilità di ritornare alla normalità. Bello, per carità, ma abbiamo anche la possibilità di cambiare la nostra normalità. Ci avete pensato?
esagerare
Chi mi segue sa che ho sempre preferito parlare di come fare fronte alla quarantena che di come proteggersi dal virus. Ho parlato di protezione l’altro lunedì, ma era solo una storia, oggi ho deciso che non ce la faccio più, e vi dirò cosa ne penso.
divieti
Quando ricorderemo e racconteremo questo periodo in futuro, la parola più importante forse sarà divieti. Pochi ricorderanno le vittime, i sintomi se si sono ammalati, dimenticheremo anche persino i danni economici, perchè sono cose a cui siamo abituati. La risposta al...
parlare per assoluti
In questi giorni ho visto un video molto interessante preparato dai ragazzi del mensa italia sulle dieci fallacie argomentative più comuni che troviamo nelle conversazioni, nelle discussioni, usate in maniera consapevole e inconsapevole.
my way
Una delle più grandi bugie di cui ci hanno convinti tutti, secondo me, è che c’è qualcosa di giusto, e di sbagliato, per tutti noi. Che c’è una verità, unica e assoluta, per tutti. E che i nostri problemi siano conseguenza del nostro discostarci da essa.
riempire la vita
Ci sono persone che passano tutta la loro vita ad aspettare un momento migliore, altri a lavorare sodo per ottenere qualcosa e altre perdono tempo a lamentarsi e a indignarsi. Molti vivono per inerzia e pochi si accorgono di poter scegliere.
cosa c’è sotto?
In questi giorni, da quando è iniziato tutto questo casino con il virus, la quarantena, ecc., ognuno ha tratto le sue conclusioni e ognuno ha tirato fuori il meglio, o il peggio, di sè. C’è chi ha visto un grave pericolo, chi ha visto diversi complotti e chi ha visto un’opportunità da sfruttare.
spendere o investire
L’altro giorno, parlando delle difficoltà dei ragazzi in questo periodo di quarantena, dicevo che, secondo me la più grande differenza rispetto a noi quando avevamo la loro età, è che a loro è stato rubato il futuro.
divide et impera
In questi giorni di inizio dell’apertura e della ripresa dopo COVID stiamo vedendo gli effetti della quarantena sulle persone, e non sono gli stessi su tutti, tutti abbiamo un mix di voglia di uscire e fare le cose di cui abbiamo sentito la mancanza e paura.


