A cosa serve un coach?
Quando ho cominciato a studiare questi argomenti, si stavano iniziando a diffondere nuove figure che si occupavano della mente, oltre alle classiche dello psicologo e lo psichiatra. Per spiegare le differenze e collocarle in una stessa immagine si usava molto la metafora dello sport di cui vi racconto la mia versione:
Per come la vedo io, il coach (o allenatore) è la persona che segue l’atleta nel tempo, aiutandolo a definire e raggiungere gli obiettivi prefissati, dandogli una dieta, degli esercizi, e monitorando i risultati per correggere, se necessario, la rotta. Se l’atleta si fa male, ma poco, serve un fisioterapeuta (o counsellor) che lo aiuta a ritornare in forma per poter continuare l’allenamento. Se si fa male ma molto, allora deve andare dal medico generale (o psicologo) per fare un lavoro più profondo, o persino dallo specialista o chirurgo (o psichiatra) per fare un lavoro ancora più specifico. In ogni caso è possibile che dopo un’operazione serva un lavoro medico, e un periodo di fisioterapia. Ma il coach è sempre vicino all’atleta (e la sua famiglia se è un minorenne) per aiutare loro a capire meglio le alternative, a scegliere e a monitorare i risultati delle scelte.
“ un coach è la persona che crede in te anche quando tu stesso hai dei dubbi, e ti aiuta a trovare la strada quando persino tu avresti voglia di buttare la spugna…”
Perchè un coach delle relazioni?
La maggior parte dei problemi che abbiamo si possono vedere in prospettiva relazionale: i problemi di lavoro possono essere problemi relazionali col capo o coi colleghi. I problemi in famiglia, di coppia, con le amicizie… sono relazionali. E a volte, la relazione più problematica è quella con noi stessi. Perchè noi crediamo di essere una persona con una personalità ma siamo un contenitore e abbiamo all’interno un insieme di personalità, che spesso entrano in conflitto.
Perchè io?
Nils Bohr, premio Nobel per la fisica, diceva che “esperto è colui che ha fatto tutti gli errori possibile in un certo campo“.
Ed io aggiungerei “ed è soppravvissuto” perchèe ha imparato qualcosa. Dal momento che nella mia vita ho vissuto tanti cambiamenti, parlo fluentemente diverse lingue, ho vissuto in diversi paesi e attraversato un infinità di situazioni personali e “relazionali”, ho finito per studiare, oltre che vivere, come funzionano le stesse. Negli ultimi anni mi sono ritrovata spesso ad aiutare le persone a trovare quella chiave di volta che aiuta loro a vedere con occhi nuovi le situazioni per poter viverle meglio e persino cambiarle.
Perchè mi chiamano ottimizzatrice?
Ma soprattutto perchè ho un approccio olistico. Mi piace pensare a tutto come facente parte di un insieme… Nel quale possiamo estrapolare cose di cui e di là per appliccarle in altri campi… quando possono essere utili.
La mia specialità è quella di decostruire e ricostruire… trovare le tecniche, strumenti e strategie che funzionano in un ambito della nostra vita e il modo per portarle, adattandole, ed applicandole in quelli in cui abbiamo più difficoltà. Ci sono sempre strategie, anche negli ambiti più sperduti nel tempo e nello spazio, e per trovarle possiamo chiedere a chiunque, di reale o immaginario…
E anche, perchè no? perchè sono una inguaribile ottimista…
“ chi vuole fare qualcosa, trova un modo,
chi non vuole… trova mille scuse!”
Il mio CV da ottimizzatrice?
Se vi chiedete come mai mi sento preparata, cosa ho studiato per poter aiutarvi con dei problemi di relazioni, o a ottimizzare la vostra vita, vi posso dire che ho studiato (e continuo a studiare) in due tipi di scuola, quella sui banchi e quella della vita. E che ho raggiunto alcuni obiettivi che non sono da tutti, superando delle difficoltà che possono sembrare anche banali, ma che rendevano la mia vita molto più difficile, prima.
Una volta un amico mi ha chiesto come credevo di poter aiutare le persone, se la mia stessa vita era un casino, figlia di genitori separati, anche io una mamma divorziata, senza quello che normalmente si intende come lavoro, un marito e tutte quelle cose di cu tutti credono di aver bisogno. E io gli ho risposto, proprio perchè la mia vita non è perfetta secondo i canoni e io continuo a sorridere serena e andare avanti dimostrando che si può… posso aiutare gli altri a cambiare paradigma e smettere di essere schiavi frustrati per diventare un po’ più liberi e responsabili…
formazione scolastica
Se vi chiedete cosa ho studiato per poter aiutarvi con dei problemi di relazioni, o a ottimizzare la vostra vita, vi posso dire che ho studiato (e continuo a studiare) in due tipi di scuola, quella sui banchi e quella della vita. Qua un piccolo riassunto dei corsi che ho seguito nei diversi ambiti… dall’economia e le scienze manageriali, alla psicologia, la bioneuroemoción, o la PNL.
formazione non scolastica
er quanto riguarda la scuola della vita, spesso penso al testo di Coelho "Le cose che ho imparato nella...
qualche risultato raggiunto
Voglio raccontarvi di alcuni miei “obbiettivi raggiunti”, cose che ho costruito cambiando paradigma e atteggiamento, e che, sicuramente non sono “solo” merito mio, ma che senza il mio cambiamento non sarebbero state possibili.