proteggersi o non proteggersi
La settimana prossima, al secondo incontro del mese di facciamo pace, laboratorio di inmunosuficienza psicologica, continueremo il nostro percorso per smontare fake news, falsi miti e falsi bisogni” e parleremo in maniera più personalizzata di protezione e sicurezza.
Il bisogno di sicurezza è un bisogno “vero”, il più importante per la squadra dell’EGO, è istintivo ed è legato alla sopravvivenza, ed è utile, sempre che non sia esagerato. Il problema è che per il nostro cervello, per le voci nella nostra testa, non fa differenza che il pericolo sia reale o immaginato.
Perciò, quanto e come pensiamo ad un problema, è persino più importante di quanto lo sia il problema in sè, perchè si attiva anche la paura… Questo ha un lato negativo, se pensiamo troppo e male possiamo immaginare tanti pericoli che non si avvereranno mai.
La buona notizia è che possiamo smettere di pensare troppo e male, possiamo pensare bene, infatti, all’incontro vedremo ognuno i pericoli che ci spaventano e parleremo di come affrontarli nel modo più utile e funzionale.
Nel percorso parleremo dei pericoli, di come nella nostra mente li ingrandiamo e di come, spesso, con le domande giuste, cambiando il nostro punto di vista, possiamo rimpicciolirli e affrontarli, invece di proteggerci.
Il mio invito possitivo di oggi è proprio a venire all’incontro, e a parlare con noi delle paure, così che possiamo, insieme, analizzarle per capire qual’è il pericolo che c’è dietro, qual’è la probabilità che si avveri, cosa potrebbe succedere veramente e quanto grave sarebbe se succedesse! Che ne dite? Proviamo? Vi va?
il regalo giusto
Dicono che c’era una volta, all’epoca del Buddha, una donna a cui morì il suo unico figlio. La donna era disperata, non riusciva a lasciare che lo seppellissero, convinta che ci fosse un errore, il giorno prima stava bene e quello dopo non si era svegliato.
Frutti rossi
Dicono che c’era un piccolo villaggio nato attorno ad un oasi in mezzo al deserto. Era un luogo pacifico, lontano dal mondo, autosuficiente economicamente, e che aveva notizie dal mondo solo nei rari casi in cui arrivava una carovana di mercanti o di esploratori.
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