oggettività

31 Mar 21

La settimana scorsa, al nostro incontro, ancora online, di facciamo pace, laboratorio di inmunosuficienza psicologica, abbiamo parlato, dei concetti di oggettività e soggettivita e dei problemi che possiamo avere se li confondiamo, giacchè nascondono due trappole in cui rischiamo di finire senza renderci conto.

La prima è la ricerca ossessiva di una soggettività assoluta che non è altro che uno di quei concetti ideali, utopici e irraggiungibili, che non fanno altro che bloccarci o indebolirci e che ci portano spesso fuori strada.

Le seconda è che, soprattutto in questo momento di superbia in cui molti pensano di possedere l’unica verità, decidono che la propria soggettività è oggettività, non ascoltano niente che sia diverso e possono finire molto male. Prima perchè finiscono per sentirsi molto soli, più si accorgono che ognuno la pensa in un modo diverso. Ma, soprattutto perchè finiscono per pretendere di convincere gli altri e fanno gli educatori più fastidiosi.

La buona notizia è che, adesso che sappiamo come funziona, in ogni momento possiamo essere sicuri che non stiamo vedendo la realtà per com’è perchè siamo come il rinoceronte che vede tutto dietro al suo corno, che nasconde una parte del paessaggio. Il nostro corno è fatto dalle nostre credenze, dai nostri ricordi, dalle nostre idee e daille nostre aspettative.

Il mio invito possitivo di oggi è proprio a comprendere che ognuno di noi ha il proprio corno, perciò basta metterci a confronto, chiedere a qualcun’altro per vedere quello che non vediamo.

L’idea è allenarci a conversare, a dialogare, solo per collezionare dei pezzi del puzzle, per allagare il nostro campo di visione, per tenere in considerazione più aspetti e così diventare più forti… e non per cercare di convincere l’altro della nostra versione della realtà. Che ne dite? Vi va?

0 Comments

Submit a Comment

Your email address will not be published. Required fields are marked *

Vecchie convinzioni non ti portano a nuovo formaggio

Un libro di guarigione (2022)

Un libro di guarigione (2022)

Questa settimana voglio parlarvi di un libro che ho letto solo oggi anche se ce l’avevo da tempo, un libro di guarigione. Conosco personalmente l’autrice, Gaia Rayneri, e non avrei mai detto che “nascondesse” una storia del genere. L’ho letto, regalato e consigliato a ogni persona con sui ho avuto a che fare in questi giorni. E ora lo consiglio anche a voi, di cuore.

Il potere del ma

Il potere del ma

In questi giorni mi sono trovata a parlare molto con una  persona in una situazione molto difficile, in uno di quei momenti in cui tutti i pensieri si agrovigliano e nella confusione è difficile restare sereni ed essere positivi, ottimisti.