noi chi?
La prossima settimana, al nostro incontro, ancora online, del nostro facciamo pace, laboratorio di inmunosuficienza psicologica, continueremo con lo stesso argomento, a parlare di come crescere, e parleremo soprattutto di come scegliere i nostri compagni di viaggio, la nostra squadra…
Abbiamo parlato più volte di come i gruppi a cui apparteniamo ci limitano e ci condizionano, in cosa possiamo fare o non possiamo fare. Martedí vedremo che uno degli elementi che possiamo allenare per crescere, la capacità di scegliere a quali gruppi vogliamo appartenere.
Quando il bambino nasce deve tutto al gruppo, ai gruppi, in cui è nato e non può pensare di abbandonarlo, di andare contro le sue regole, di indipendizzarsi, ma crescendo questo può cambiare quando sviluppa la sua personalità adulta. Se non si permette di svilupparla soffre perchè sarà sempre in conflitto tra la sua natura, che si è sviluppata e detta i suoi desideri, e la sua mente che li reprime.
L’adulto impara a valersi da solo, a prendersi cura di se stesso e si rende conto che non deve niente a nessuno, ma questo non vuol dire che deva stare sempre da solo, anzi, è affidabile e può fare patti, creare degli accordi, creare dei nuovi gruppi, con degli obiettivi e delle regole più consoni all’adulto che è diventato.
Ma neanche la personalità adulta è libera di conflitti, perchè sa relazionarsi solo con altri adulti, non sa avere a che fare nè con i bambini nè con i genitori, non sa chiedere quando non ha nulla da dare in cambio e non sa dare, e perchè i gruppi funzionino bene serve che siano eterogenei, con un po’ di tutto.
Il mio invito possitivo di oggi è proprio a partecipare ai nostri eventi, e a non smettere mai di crescere, di allenare tutte le noste personalità, di metterle in gioco e a scegliere con chi fare squadra, quali delle squadre a cui apparteniamo oggi vogliamo mantenere e quali lasciar perdere. Che ne dite? Vi va?
Un libro di guarigione (2022)
Questa settimana voglio parlarvi di un libro che ho letto solo oggi anche se ce l’avevo da tempo, un libro di guarigione. Conosco personalmente l’autrice, Gaia Rayneri, e non avrei mai detto che “nascondesse” una storia del genere. L’ho letto, regalato e consigliato a ogni persona con sui ho avuto a che fare in questi giorni. E ora lo consiglio anche a voi, di cuore.
Il potere del ma
In questi giorni mi sono trovata a parlare molto con una persona in una situazione molto difficile, in uno di quei momenti in cui tutti i pensieri si agrovigliano e nella confusione è difficile restare sereni ed essere positivi, ottimisti.
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