una vita di conflitti
Ogni volta che noi pensiamo che la causa del nostro malessere (fisico, economico, psicologico, ecc.) non dipenda da noi… arriva la psicobiologia e dice che si che dipende da noi, da un nostro conflitto. E per ribadire il concetto ci fa notare che qualcun’altro nella nostra situazione non sentirebbe le stesse emozioni, perciò la causa non è la situazione, ma il modo in cui la viviamo. E questo dipende dai nostri conflitti. Se viviamo una situazione con conflitto stiamo male. Senza conflitto… la stessa situazione può essere neutra o persino una piacevole sfida!
Ci sono tre elementi che possono entrare in conflitto: ciò che voglio, ciò che devo e ciò che posso. Le principali combinazioni che causano conflitto sono:
- voglio ma non posso: non posso veramente, o anche non devo (potrei anche uccidere qualcuno con un coltello della cucina, ma non devo farlo.
- devo ma non voglio: dovrei, ma non voglio… se dipendesse da me non lo farei ma (di nuovo) non posso evitarlo, perciò devo farlo.
Riassumendo, in ognuno di questi casi, alla fine, ci sono una parte di noi che vuole e una che non vuole, e non riescono a mettersi d’accordo, non si ascoltano, non collaborano… per questo si dice che abbiamo un conflitto. E la maniera più funzionale di risolverlo è fare parlare queste due parti di noi, ascoltarle, tenere in considerazione le ragioni dell’una e dell’altra perchè non attivino le forze nascoste dell’universo per obbligarci ad andare in una o l’altra direzione e che ci facciano stare male per le scelte fatte senza prestare loro la giusta attenzione…
Cosa ne pensate? Vi sembra credibile questa spiegazione?
il regalo giusto
Dicono che c’era una volta, all’epoca del Buddha, una donna a cui morì il suo unico figlio. La donna era disperata, non riusciva a lasciare che lo seppellissero, convinta che ci fosse un errore, il giorno prima stava bene e quello dopo non si era svegliato.
Frutti rossi
Dicono che c’era un piccolo villaggio nato attorno ad un oasi in mezzo al deserto. Era un luogo pacifico, lontano dal mondo, autosuficiente economicamente, e che aveva notizie dal mondo solo nei rari casi in cui arrivava una carovana di mercanti o di esploratori.
le orme di Dio
Dicono che c’era una volta, all’epoca del Buddha, una donna a cui morì il suo unico figlio. La donna era disperata, non riusciva a lasciare che lo seppellissero, convinta che ci fosse un errore, il giorno prima stava bene e quello dopo non si era svegliato.
The Shack (2017)
Questa settimana, anche se le feste sono finite, voglio parlarvi di un film “religioso”, un film cristiano, sul dolore, sulla fede e sulle crisi mistiche, sui giudizi e sul perdono, che ci racconta un’idea di Dio come piace a me, dotato di empatia infinita e non selettiva.



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