La vita è meravigliosa (1946)
Il povero protagonista, George Bailey, nato e cresciuto in una piccola cittadina rurale degli stati uniti, dopo una vita di rinunce pur di aiutare il prossimo, e di lotta impari contro il sistema impersonato dal riccone del paese, dal suo egoismo e dalla sua avarizia, nella disperazione, decide di suicidarsi la sera della vigilia di Natale. Ma, in suo soccorso, grazie alle preghiere sue e di amici e familiari, arriverà un angelo custode mandato da Dio.
Potremmo dire che è l’opposto del Canto di Natale, in cui gli angeli visitano il cattivo per farli capire cosa si sta perdendo. In questo film, l’angelo mostra al protagonista come sarebbe il mondo senza di lui. Senza le piccole e grandi cose che lui ha fatto nella sua vita, e che… anche se è vero che non hanno avuto il risultato che si aspettava, è altretanto vero che hanno migliorato le vite di tante persone.
Ho amato particolarmente:
- la facilità con cui il protagonista si incolpa per tutto, si responsabilizza di tutti, e esige a se stesso sempre di più, ed è disposto a sacrificare tutto per tutti, perchè è un meccanismo che conosco bene e con cui ho a che fare spesso come coach…
- la semplicità con cui, senza bisogno di eccessivi flash back, mostra gli effetti nel giorno “presente” delle cose successe nel passato.
- il personaggio dell’angelo, la cosa più simile ad un coach che ci potesse essere all’epoca, che porta in dono un bagno di realismo, unico modo per poter attingere alla nostra magia…
L’avete visto? Vi è piaciuto? Cosa vi ha colpito di più?
L come libertà (di opinione)
Un’altra parola molto importante per il Vocabolario possitivo e un tema di cui si parla molto in questi giorni è la libertà di espressione, di opinione, che molti pensiamo stia sparendo di nuovo per mano di quelli che fino a poco fa la chiedevano a grandi voci. Quando erano loro a non poter dire quello che pensavano, a essere perseguitati per le loro idee e a essere “contro-corrente”.
rimedio contro la morte
Dicono che c’era una volta, all’epoca del Buddha, una donna a cui morì il suo unico figlio. La donna era disperata, non riusciva a lasciare che lo seppellissero, convinta che ci fosse un errore, il giorno prima stava bene e quello dopo non si era svegliato.
Colleziona attimi di altissimo splendore (2023)
Questa settimana è uscito l’ultimo libro di Paolo Borzacchiello, scritto a quattro mani con Paolo Stella del affascinante titolo Colleziona attimi di altissimo splendore e io, chiaramente, l’ho preso e letto appena uscito, ancora caldo di stampa e me lo sono goduto splendidamente.
S come sfortuna e sfida
Un’altra parola molto importante per il Vocabolario possitivo che abbiamo raccolto insieme nei nostri incontri facciamo pace, laboratorio di inmunosuficienza psicologica, è sfortuna, sfiga, sventura. È una parola da evitare perchè è una trapola in cui nasconderci quando non vogliamo cambiare.
misure straordinarie
Dicono che c’era il bidello di una scuola, che amava il suo lavoro e ci si dedicava al meglio che poteva, pulendo e aiutando chiunque ne avesse bisogno all’interno della struttura. Ma ci fu un periodo in cui si trovò un gravoso compito extra ogni sera: pulire gli specchi del bagno delle ragazze, sporchi di rossetto, giacchè alcune ragazzine, si divertivano quasi ogni giorno ad imprimere “baci a stampo” con il rossetto allo specchio del bagno.
Hygge (2016)
Questa settimana voglio parlarvi di un libro sullo Hygge. Il metodo danese dei piaceri quotidiani, è un argomento che mi interessa da tanto e ho scelto quello di Louisa Thomsen Brits, che mi è piaciuto tanto come prima infarinatura sull’argomento.
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