La vita è meravigliosa (1946)

Oggi vi parlo di un film, La vita è meravigliosa, che era già vecchio quando io ero ragazzina, ma lo faccio perchè credo abbia un messaggio molto importante per tutti quelli che, a volte, ci siamo sentiti così impotenti da sentirci inutili, uno spreco di aria e risorse, da credere che il mondo sarebbe meglio senza di noi. Un vero capolavoro del 1946, senza effetti speciali, senza i trucchi cinematografici moderni, ma bello da vedere nella sua esenzialità e con un messaggio ammirevole. Tutti siamo importanti, tutti siamo necessari.

Il povero protagonista, George Bailey, nato e cresciuto in una piccola cittadina rurale degli stati uniti, dopo una vita di rinunce pur di aiutare il prossimo, e di lotta impari contro il sistema impersonato dal riccone del paese, dal suo egoismo e dalla sua avarizia, nella disperazione, decide di suicidarsi la sera della vigilia di Natale. Ma, in suo soccorso, grazie alle preghiere sue e di amici e familiari, arriverà un angelo custode mandato da Dio.

Potremmo dire che è l’opposto del Canto di Natale, in cui gli angeli visitano il cattivo per farli capire cosa si sta perdendo. In questo film, l’angelo mostra al protagonista come sarebbe il mondo senza di lui. Senza le piccole e grandi cose che lui ha fatto nella sua vita, e che… anche se è vero che non hanno avuto il risultato che si aspettava, è altretanto vero che hanno migliorato le vite di tante persone.

Ho amato particolarmente:

  • la facilità con cui il protagonista si incolpa per tutto, si responsabilizza di tutti, e esige a se stesso sempre di più, ed è disposto a sacrificare tutto per tutti, perchè è un meccanismo che conosco bene e con cui ho a che fare spesso come coach…
  • la semplicità con cui, senza bisogno di eccessivi flash back, mostra gli effetti nel giorno “presente” delle cose successe nel passato.
  • il personaggio dell’angelo, la cosa più simile ad un coach che ci potesse essere all’epoca, che porta in dono un bagno di realismo, unico modo per poter attingere alla nostra magia

L’avete visto? Vi è piaciuto? Cosa vi ha colpito di più?

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