Colleziona attimi di altissimo splendore (2023)
Questa settimana è uscito l’ultimo libro di Paolo Borzacchiello, scritto a quattro mani con Paolo Stella del affascinante titolo Colleziona attimi di altissimo splendore e io, chiaramente, l’ho preso e letto appena uscito, ancora caldo di stampa e me lo sono goduto splendidamente.
Un libro presentato come l’estratto di un carteggio (via email) tra i due, con una struttura semplice quanto efficace, si parte da una riflessione sulla propria vita condivisa da Paolo Stella, attore e scrittore con uno stile molto personale, intimo, emotivo e pieno di dettagli, per poi vedere la risposta più tecnica di Paolo Borzacchiello, uno dei massimi esperti di intelligenza linguistica applicata, che spiega cosa c’è dietro a quelle emozioni e pensieri, per poi arrivare ad un “incontro” pieno di riflessioni e consigli che potremmo appliccare un po’ tutti per, appunto, collezionare attimi di splendore.
È un invito a cambiare le nostre vite poco a poco, concentrandoci in alcuni aspetti che normalmente ignoriamo, e smettendo di regalare tutta la nostra attenzione ad altri a cui normalmente dedichiamo troppo tempo ed energie, per ritrovare la cosa più simile alla felicità che possiamo coltivare.
Un po’ come quando parlavamo di l’allenamento inconsapevole, questo libro ci invita a badare a come pensiamo e a come parliamo, e a cambiare, non per cercare qualcosa di meglio ma per notare tutto il bene che ci circonda.
Riflettendo un po’ su tutto, partendo dal fatto che alcune parole sono magiche, ci portano a scoprire come quasi tutto dipende dal punto di vista, a diventare consapevoli della bellezza che ci circonda e a mettere in questione i nostri soliti si, i nostri soliti no, le persone di cui ci circondiamo e persino il nostro concetto di empatia.
rimedio contro la morte
Dicono che c’era una volta, all’epoca del Buddha, una donna a cui morì il suo unico figlio. La donna era disperata, non riusciva a lasciare che lo seppellissero, convinta che ci fosse un errore, il giorno prima stava bene e quello dopo non si era svegliato.
S come sfortuna e sfida
Un’altra parola molto importante per il Vocabolario possitivo che abbiamo raccolto insieme nei nostri incontri facciamo pace, laboratorio di inmunosuficienza psicologica, è sfortuna, sfiga, sventura. È una parola da evitare perchè è una trapola in cui nasconderci quando non vogliamo cambiare.
misure straordinarie
Dicono che c’era il bidello di una scuola, che amava il suo lavoro e ci si dedicava al meglio che poteva, pulendo e aiutando chiunque ne avesse bisogno all’interno della struttura. Ma ci fu un periodo in cui si trovò un gravoso compito extra ogni sera: pulire gli specchi del bagno delle ragazze, sporchi di rossetto, giacchè alcune ragazzine, si divertivano quasi ogni giorno ad imprimere “baci a stampo” con il rossetto allo specchio del bagno.



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