essere limitato o avere limiti
La prossima settimana continueremo a parlare delle ragioni per cui non riusciamo a fare quello che vorremmo. In questo prossimo incontro, partiremo dalla domanda con cui abbiamo chiuso l’ultimo. Quando non riesci a fare le cose che vorresti, è per come sei (o non sei) o per quello che hai (o non hai).
Questo è un esercizio di osservazione per capire meglio come funzionano i nostri pensieri per poterli comprendere e cambiare per ottenere quello che vogliamo. Si tratta di ascoltare come raccontiamo la nostra propria storia, perchè uno dei modi più economici in tempo e denaro per cambiarla è iniziare a cambiare come la raccontiamo.
Il gioco dell’essere o avere è un esercizio per ridurre il peso delle limitazioni. Se io penso che non posso ottenere qualcosa perchè “sono” o “non sono“, in un certo modo, questa limitazione ha un peso specifico molto alto. Se, invece, penso di non potere ottenere o fare qualcosa perchè “ho“, o “non ho“, certe caratteristiche, certe limitazioni, certe circostanze… mi è più facile immaginare di cambiarle.
Un esempio pratico banalissimo, posso dire che “sono” troppo grasso, e questa parola, come tutto quello che scrivo dopo la parola “io sono” avrà un peso tale che non mi lascierà pensare di poterlo cambiare, o che “ho” troppi chili in più rispetto al peso ideale. In ogni caso sto dicendo la stessa cosa ma nel primo non sembra che io lo possa cambiare, nel secondo si vede che è qualcosa che ho, che ho acquisito, e che… come li ho accumulati li posso perdere. Non preferisco la seconda opzione perchè sia più o meno vera, ma perchè mi limita di meno.
Se riusciamo a trovare un modo di cambiare tutti i “io sono” che ci limitano per dei “io ho” questo problema, questa caratteristica, questa circostanza, saremo più vicini all’uscita e staremo aiutando noi stessi a cambiare, a migliorare, ad evolverci verso il nostro vero io.
Cosa ne pensate? Vi ho incuriositi? Spero di si… se vi va di partecipare, vi aspetto!
L come libertà (di opinione)
Un’altra parola molto importante per il Vocabolario possitivo e un tema di cui si parla molto in questi giorni è la libertà di espressione, di opinione, che molti pensiamo stia sparendo di nuovo per mano di quelli che fino a poco fa la chiedevano a grandi voci. Quando erano loro a non poter dire quello che pensavano, a essere perseguitati per le loro idee e a essere “contro-corrente”.
rimedio contro la morte
Dicono che c’era una volta, all’epoca del Buddha, una donna a cui morì il suo unico figlio. La donna era disperata, non riusciva a lasciare che lo seppellissero, convinta che ci fosse un errore, il giorno prima stava bene e quello dopo non si era svegliato.
Colleziona attimi di altissimo splendore (2023)
Questa settimana è uscito l’ultimo libro di Paolo Borzacchiello, scritto a quattro mani con Paolo Stella del affascinante titolo Colleziona attimi di altissimo splendore e io, chiaramente, l’ho preso e letto appena uscito, ancora caldo di stampa e me lo sono goduto splendidamente.
S come sfortuna e sfida
Un’altra parola molto importante per il Vocabolario possitivo che abbiamo raccolto insieme nei nostri incontri facciamo pace, laboratorio di inmunosuficienza psicologica, è sfortuna, sfiga, sventura. È una parola da evitare perchè è una trapola in cui nasconderci quando non vogliamo cambiare.
Felix e il segreto delle chiavi magiche |
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13 cose che ho imparato giocando a garden scapes, per ora solo su Wattpad. |
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