la bestia è in noi
Molti, quando parlo della bestia, si irrigidiscono e dicono “io non sono una bestia, io sono una persona educata”, martedì al nostro prossimo incontro di facciamo pace, laboratorio di inmunosuficienza psicologica, vedremo come in realtà la bestia è un archetipo che si può trovare in ognuno di noi.
Il problema è proprio che siamo troppo educati. Ci hanno convinto di tutta una serie di limitazioni che noi continuiamo ad auto imporci anche quando non servono, anche quando non funzionano, e, la cosa peggiore, ci hanno convinto di insistere, di sforzarci di più, di essere noi il problema.
E ubbidiamo, e ci sforziamo, e neghiamo, in nome dell’educazione e delle buone maniere, le parti di noi che sono più originali, più uniche… Neghiamo tutto quello che non è concorde con tutti quei “deve”, anche se in esso potrebbero esserci le soluzioni a tutti i nostri problemi.
Fino a quando arriva un momento in cui non ce la facciamo più, in cui la nostra anima, schiacciata dal peso dei doveri, esplode e perde le staffe. E, tutta la forza della bestia si scaglia senza che possiamo avere nessun controllo. E distrugge quello che ci oprime ma spesso anche quello che amiamo.
L’idea è imparare a riconoscere questa parte di noi, questo potere che abbiamo, per poter sfruttarlo, invece di subire anche noi la sua ira, per controllare le nostre emozioni prima che loro controllino noi.
Il mio invito possitivo di oggi è a partecipare ai nostri incontri, e a rimanere sempre attenti alla nostra insoddisfazione, per poter sentirci più responsabili e meno vittime. Che ne dite? Proviamo? Vi va?
il regalo giusto
Dicono che c’era una volta, all’epoca del Buddha, una donna a cui morì il suo unico figlio. La donna era disperata, non riusciva a lasciare che lo seppellissero, convinta che ci fosse un errore, il giorno prima stava bene e quello dopo non si era svegliato.
Frutti rossi
Dicono che c’era un piccolo villaggio nato attorno ad un oasi in mezzo al deserto. Era un luogo pacifico, lontano dal mondo, autosuficiente economicamente, e che aveva notizie dal mondo solo nei rari casi in cui arrivava una carovana di mercanti o di esploratori.
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