bambini cresciuti

03 Feb 21

Martedì, al nostro prossimo incontro ancora online, di facciamo pace, laboratorio di inmunosuficienza psicologica, vedremo le cose che non riusciamo a fare, che non possiamo fare, e quelle che abbiamo persino smesso di volere. E parleremo delle diverse ragioni per cui questo è così.

In un percorso atto a riprenderci la responsabilità e il comando della nostra vita, al primo incontro abbiamo fatto la valutazione della nostra vita, nei diversi ambiti, e ci siamo dati dei voti in funzione della soddisfazione, non degli obiettivi raggiunti o delle aspettative di altri, ma solo della nostra soddisfazione.

Al secondo abbiamo iniziato a parlare di valori, di priorità, di come un buon primo passo per ottenere, aumentare o mantenere la nostra soddisfazione sia definire cosa vogliamo veramente, separandolo da quelli che sono i condizionamenti culturali nei nostri desideri.

Per continuare parleremo di cosa ci impedisce di cercare quello che vogliamo, di cosa ci frena, di cosa ci allontana dalla vita che sogniamo. Perchè la nostra cultura, la nostra società, i “noi” a cui apparteniamo, ci condizionano sia nelle cose che possiamo desiderare che in quelle che possiamo inseguire.

Il mondo ci vuole come dei bambini cresciuti, con giocatoli e piccoli capricci sempre più cari. Con soldi, con case, con lavori, con famiglie… Ma sempre insoddisfatti. E l’insoddisfazione è una caratteristica della personalità bambina.

Il mio invito possitivo di oggi è proprio a diventare grandi, adulti, a riprenderci la responsabilità della nostra vita, a sviluppare le nostre capacità di desiderare e di trovare le strade per ottenere quel che desideriamo. Vi va?

0 Comments

Submit a Comment

Your email address will not be published. Required fields are marked *

Non puoi evitare che tristezza e paura ti volino attorno; quello che puoi evitare è che si costruiscano un nido nella tua testa.

L come libertà (di opinione)

L come libertà (di opinione)

Un’altra parola molto importante per il Vocabolario possitivo e un tema di cui si parla molto in questi giorni è la libertà di espressione, di opinione, che molti pensiamo stia sparendo di nuovo per mano di quelli che fino a poco fa la chiedevano a grandi voci. Quando erano loro a non poter dire quello che pensavano, a essere perseguitati per le loro idee e a essere “contro-corrente”.

rimedio contro la morte

rimedio contro la morte

Dicono che c’era una volta, all’epoca del Buddha, una donna a cui morì il suo unico figlio. La donna era disperata, non riusciva a lasciare che lo seppellissero, convinta che ci fosse un errore, il giorno prima stava bene e quello dopo non si era svegliato.