soddisfazione

27 Jan 21

Ieri sera, al nostro incontro online di facciamo pace, laboratorio di inmunosuficienza psicologica, come promesso, abbiamo ripreso la nostra ruota della bestia e abbiamo parlato di quanto sia, per molti di noi, strano pensare a cosa sia importante per noi, a cosa ci dia delle soddisfazioni.

Abbiamo parlato di come siamo stati educati per essere ubbidienti e non pensare e per temere i cambiamenti e le novità, da persone che lo avevano imparato da piccoli e che non si sono mai fermati a pensare  se era la cosa giusta da tramandare.

Ci sono frasi come “chi lascia la strada vecchia per quella nuova, sa cosa lascia ma non sa cosa trova“, che abbiamo sentito così tante volte che ci sono entrate fino nel profondo del nostro cuore, anche se non eravamo d’accordo.

Frasi che avevano un senso tempo fa ma non ce l’hanno più, perchè il mondo è cambiato e continua a cambiare. Le sicurezze che avevano in cambio della loro ubbidienza i nostri avi non ci sono più.

La buona notizia è che ci sono altre opzioni, che oggi possiamo fare di testa nostra e può funzionare. Ma dobbiamo imparare cose nuove come: osservare, responsabilizzarci, aggire di testa propria. Credere in noi stessi e in quello che abbiamo dentro.

Il mio invito possitivo di oggi è a partecipare ai nostri incontri, e a rimanere sempre attenti alla nostra soddisfazione, sederci un’attimo ogni tanto per chiederci cosa vogliamo e, soprattutto, a non insistere nelle situazioni in cui non stiamo bene, in cui aspettiamo che cambi la situazione, l’altra persona, perchè rimanere vuol dire diventare dei complici. Che ne dite? Proviamo? Vi va?

0 Comments

Submit a Comment

Your email address will not be published. Required fields are marked *

Don Miguel RuizDon Miguel RuizI Quattro Accordi

Terzo accordo: Non supporre nulla. Il modo per evitare di fare supposizioni è quello di fare domande. Assicuratevi che la comunicazione sia chiara. Se non capite, chiedete.

The Shack (2017)

The Shack (2017)

Questa settimana, anche se le feste sono finite, voglio parlarvi di un film “religioso”, un film cristiano, sul dolore, sulla fede e sulle crisi mistiche, sui giudizi e sul perdono, che ci racconta un’idea di Dio come piace a me, dotato di empatia infinita e non selettiva.

Un libro di guarigione (2022)

Un libro di guarigione (2022)

Questa settimana voglio parlarvi di un libro che ho letto solo oggi anche se ce l’avevo da tempo, un libro di guarigione. Conosco personalmente l’autrice, Gaia Rayneri, e non avrei mai detto che “nascondesse” una storia del genere. L’ho letto, regalato e consigliato a ogni persona con sui ho avuto a che fare in questi giorni. E ora lo consiglio anche a voi, di cuore.

Share This