Famiglia all’improvviso (2016)
Avvicinandosi il Natale mi è venuta voglia di film che parlano di famiglia e mi sono guardata Famiglia all’improvviso – Istruzioni non incluse, dei produttori de La famiglia Belier, con il protagonista di Quasi amici, Omar Sy.
Racconta la storia di un giovane scalpestrato che vive una vita senza regole o vincoli, fatta solo di feste e divertimento con gli amici e di avventure amorose fino a quando riceve un “regalo” inaspettato. Una donna con cui non ricorda nemmeno di essere andato a letto gli lascia una bambina di tre mesi di cui dice che è il padre.
Dopo un intento frustrato di riconsegnarla alla mamma, sorge l’amore infinito di un padre che ha un solo desiderio, rendere felice la figlia, con una vita su misura da principesse delle fiabe. L’idillio andrà avanti fino a quando la mamma riappare e vuole riprenderla e avrà un finale a sorpresa da brividi.
Ve ne parlo perchè può essere un bellissimo punto di riflessione su tanti argomenti, in questo periodo in cui le famiglie “diverse” sono all’ordine del giorno, partenda da cosa vuol dire “essere una famiglia” e arrivando fino ad aspetti più controversi come se sia meglio che i figli stiano con le mamme o con i papà, senza dimenticare che il legame può essere di sangue o fatto di convivenza, e gli altri ruoli, oltre alla mamma e il papà.
L’avete visto? Vi è piaciuto? Se no, ve lo consiglio…
L come libertà (di opinione)
Un’altra parola molto importante per il Vocabolario possitivo e un tema di cui si parla molto in questi giorni è la libertà di espressione, di opinione, che molti pensiamo stia sparendo di nuovo per mano di quelli che fino a poco fa la chiedevano a grandi voci. Quando erano loro a non poter dire quello che pensavano, a essere perseguitati per le loro idee e a essere “contro-corrente”.
rimedio contro la morte
Dicono che c’era una volta, all’epoca del Buddha, una donna a cui morì il suo unico figlio. La donna era disperata, non riusciva a lasciare che lo seppellissero, convinta che ci fosse un errore, il giorno prima stava bene e quello dopo non si era svegliato.
S come sfortuna e sfida
Un’altra parola molto importante per il Vocabolario possitivo che abbiamo raccolto insieme nei nostri incontri facciamo pace, laboratorio di inmunosuficienza psicologica, è sfortuna, sfiga, sventura. È una parola da evitare perchè è una trapola in cui nasconderci quando non vogliamo cambiare.
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