Patch Adams (1998)

11 Oct 18

Oggi voglio parlarvi di nuovo uno di quei film meravigliosi basato su una storia reale e interpretato magistralmente da Robin Williams, Patch Adams. Medico, attivista e scrittore statunitense che già dai suoi anni dell’università quando era ancora uno studente e un laureando cercò di esplorare e mostrare a tutti l’importanza dell’umanità sopra a tutte le apparenze, le differenze di classe, ecc.

Quello che amo più di questo personaggio, quello che ammiro di cuore è la sua umanità, il fatto che vede in tutti degli esseri umani unici e allo stesso tempo uguali. Non fa differenze fra i dottori, persino i suoi insegnanti, le infermiere o le donne della mensa, e i malati. Vede in tutti quello spirito che ci unisce e, di conseguenza li tratta allo stesso modo perchè nessuno merita più rispetto di altri, e nessuno è superiore.

A differenza di quello che si diceva prima, lui che è stato malato prima di essere dottore, sa quanto sia importante la connessione umana con il paziente che può, nel migliore dei casi, accellerare la guarigione e, nel peggiore dei casi, almeno migliora la qualità di vita durante il periodo della malattia, con la leggerezza e l’umorismo. Ha fatto la differenza nella medicina moderna, ridefinndo e mettendo nella giusta posizione, i concetti di trasfer e distanza professionale.

Nella realtà, il vero Patch Adams ha fondato il Gesundheit! Institute nel 1971, personaggio controcorrente che introdusse la risoterapia nei primi anni settanta. Ogni anno organizza gruppi di volontari, provenienti da tutto il mondo, per recarsi presso vari ospedali di diversi Paesi del mondo, travestiti da clown, con l’obiettivo di far riscoprire l’umorismo agli orfani e agli ammalati.

Lo avete visto? Vi è piaciuto? Se no, ve lo consiglio…

0 Comments

Submit a Comment

Your email address will not be published. Required fields are marked *

Dr. Wayne W. DyerDr. Wayne W. DyerLe tue zone erronee

Pensa agli altri, ci dice la società. Ama il prossimo tuo, esorta la Chiesa. A quanto pare, nessuno si ricorda mai del "come te stesso". Se è vero che vuoi conseguire la felicità nel presente, proprio questo, invece, dovrai imparare a fare: amare te stesso.

L come libertà (di opinione)

L come libertà (di opinione)

Un’altra parola molto importante per il Vocabolario possitivo e un tema di cui si parla molto in questi giorni è la libertà di espressione, di opinione, che molti pensiamo stia sparendo di nuovo per mano di quelli che fino a poco fa la chiedevano a grandi voci. Quando erano loro a non poter dire quello che pensavano, a essere perseguitati per le loro idee e a essere “contro-corrente”.

rimedio contro la morte

rimedio contro la morte

Dicono che c’era una volta, all’epoca del Buddha, una donna a cui morì il suo unico figlio. La donna era disperata, non riusciva a lasciare che lo seppellissero, convinta che ci fosse un errore, il giorno prima stava bene e quello dopo non si era svegliato.

Colleziona attimi di altissimo splendore (2023)

Colleziona attimi di altissimo splendore (2023)

Questa settimana è uscito l’ultimo libro di Paolo Borzacchiello, scritto a quattro mani con Paolo Stella del affascinante titolo Colleziona attimi di altissimo splendore e io, chiaramente, l’ho preso e letto appena uscito, ancora caldo di stampa e me lo sono goduto splendidamente.

S come sfortuna e sfida

S come sfortuna e sfida

Un’altra parola molto importante per il Vocabolario possitivo che abbiamo raccolto insieme nei nostri incontri facciamo pace, laboratorio di inmunosuficienza psicologica, è sfortuna, sfiga, sventura. È una parola da evitare perchè è una trapola in cui nasconderci quando non vogliamo cambiare.

misure straordinarie

misure straordinarie

Dicono che c’era il bidello di una scuola, che amava il suo lavoro e ci si dedicava al meglio che poteva, pulendo e aiutando chiunque ne avesse bisogno all’interno della struttura. Ma ci fu un periodo in cui si trovò un gravoso compito extra ogni sera: pulire gli specchi del bagno delle ragazze, sporchi di rossetto, giacchè alcune ragazzine, si divertivano quasi ogni giorno ad imprimere “baci a stampo” con il rossetto allo specchio del bagno.