Chi ha spostato il mio formaggio (2001)
Nella storia il formaggio rappresenta quello che desideriamo nella vita, può essere l’amore, la felicità, l’amicizia, la richezza, l’abbondanza, il riconoscimento degli altri, il lavoro… ecc. E il labirinto rappresenta gli ostaccoli che troviamo per raggiungerlo, la “strada” che dobbiamo percorrere per raggiungere il formaggio. E i quattro personaggi rappresentano parti della nostra personalità, vocine nella nostra testa.
Nella storia vediamo come le parole “ho diritto“, “ho fatto piani“, ecc. fregano ai due gnomini… Cosí come la loro capacità di immaginare cose, quando la usiamo per impuntarci. Ma, soprattutto, l’ignoranza volontaria, la prepotenza di credere che le cose saranno come diciamo noi solo perchè lo diciamo noi e di pensare di essere più forti o di meritare di più degli altri.
Ho amato particolarmente tutti i personaggi, ognuno in un modo diverso:
- Nasofino e Trottolino, i topi, istintivi, senza troppi pregiudizi. Non hanno bisogno di molto, non si adeguano, non danno niente per scontato, vivono nel qui e ora… come tutti gli animali.
- Tentenna, molto umano, naturalmente umano, innocente, curioso, comodo, ma ancora capace di uscire dalla sua zona di comfort quando neccessario.
- Ridolino, il più “civilizzato“, il più “educato“, quello più “evoluto” e nella sua (presunta) superiorità il più inflessibile, che rifiuta tutto quello che è nuovo, e vuole solo che tutto torni come era prima, anche se è impossibile.
Lo avete letto? Cosa ne pensate?… Aspetto i vostri commenti…
L come libertà (di opinione)
Un’altra parola molto importante per il Vocabolario possitivo e un tema di cui si parla molto in questi giorni è la libertà di espressione, di opinione, che molti pensiamo stia sparendo di nuovo per mano di quelli che fino a poco fa la chiedevano a grandi voci. Quando erano loro a non poter dire quello che pensavano, a essere perseguitati per le loro idee e a essere “contro-corrente”.
rimedio contro la morte
Dicono che c’era una volta, all’epoca del Buddha, una donna a cui morì il suo unico figlio. La donna era disperata, non riusciva a lasciare che lo seppellissero, convinta che ci fosse un errore, il giorno prima stava bene e quello dopo non si era svegliato.
S come sfortuna e sfida
Un’altra parola molto importante per il Vocabolario possitivo che abbiamo raccolto insieme nei nostri incontri facciamo pace, laboratorio di inmunosuficienza psicologica, è sfortuna, sfiga, sventura. È una parola da evitare perchè è una trapola in cui nasconderci quando non vogliamo cambiare.
Felix e il segreto delle chiavi magiche |
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13 cose che ho imparato giocando a garden scapes, per ora solo su Wattpad. |
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