questione di priorità
Ieri, all’incontro di facciamo pace, come previsto abbiamo parlato di valori e di priorità. Abbiamo visto che in un mondo complesso come quello in cui viviamo definire le nostre priorità se non vogliamo che le definiscano le circostanze o qualcun’altro.
Abbiamo visto come spesso cerchiamo di fare troppo, in troppo poco tempo, mancando, senza accorgerci, di responsabilità, di realismo e, soprattutto di consapevolezza, e questa mancanza di coerenza ci indebolisce.
Perciò, è sempre utile definire le priorità per poter essere coerenti e sentirci più forti. Per capire le nostre possibilità reali, e fare le scelte migliori, funzionali per i nostri obbietivi ed ecologiche per il mondo.
Partendo dalle definizioni e dalle valutazioni che ci eravamo dati per ogni aspetto della nostra vita lavorando sulla ruota della vita, abbiamo parlato:
- da una parte dei valori che ci hanno portato a sceglierli, e le priorità che diamo ad ogni valore in caso di conflitto, perchè la complessità della vita crea sempre dei conflitti;
- e dall’altra della veridicità, oggettività e imparzialità del nostro racconto, perchè spesso ci raccontiamo bugie, e facciamo di tutto per continuare a credere a queste storie e rimanere in quella che chiamiamo zona di comfort anche se, in realtà, è soltanto una zona di sicurezza.
Perchè è importante capire quanto siano nostre queste valutazioni e questi concetti e quanto siano stati condizionati dal nostro ambiente, dalla nostra cultura, dalla nostra famiglia, i nostri amici, ecc.
Perchè, se non lo sono, ci sarà sempre una parte di noi infelice che rimarrà insoddisfatta, frustrata e indolente che ci metterà i bastoni fra le ruote.
C’eravate? Vi è piaciuto? Spero di si e vi aspetto ai prossimi incontri…
L come libertà (di opinione)
Un’altra parola molto importante per il Vocabolario possitivo e un tema di cui si parla molto in questi giorni è la libertà di espressione, di opinione, che molti pensiamo stia sparendo di nuovo per mano di quelli che fino a poco fa la chiedevano a grandi voci. Quando erano loro a non poter dire quello che pensavano, a essere perseguitati per le loro idee e a essere “contro-corrente”.
rimedio contro la morte
Dicono che c’era una volta, all’epoca del Buddha, una donna a cui morì il suo unico figlio. La donna era disperata, non riusciva a lasciare che lo seppellissero, convinta che ci fosse un errore, il giorno prima stava bene e quello dopo non si era svegliato.
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