normale manutenzione
Come dicevamo la settimana scorsa, di nuovo è arrivato dicembre, momento di regali di Natale e anche di bilanci. Mi sembra una sana abitudine (non tutto è da buttare nel solito modo di fare) quella di approfittare di questo mese per fare dei bilanci. Delle cose che abbiamo, delle cose che volevamo, delle cose che abbiamo raggiunto o perso, di quelle a cui abbiamo rinunciato.
Ho usato di proposito la parola cose, non nella modalità vaga e indefinita con cui spesso la usiamo per riferirci un po’ a tutto. In questo caso, invece, voglio continuare a parlare proprio delle cose, del costo e del valore delle cose, durante la loro vita, come accennavamo nel post precedente.
Spesso ignoriamo il costo della manutenzione delle cose, perciò con questo post vorrei solo invitarci a pensare un attimo per ogni cosa che abbiamo, (e a ogni per ogni cosa che pensiamo di regalare), quanto valore avrà e quanto costerà durante la sua vita come oggetto.
Il valore è legato, chiaramente al suo uso, quante volte lo userò, quanti elementi simili ho, quanto mi serve o fa battere il cuore, non solo nei primi minuti o giorni ma a lungo termine; e alle emozioni positive che può provocare il suo possesso, felicità, gioia, senso di appartenenza, ecc.
Il costo è composto da: lo spazio che occuperà, il tempo (e in alcuni casi anche il denaro) che dovremo dedicare a tenerlo in ordine, pulito, funzionale, ecc. E dalle emozioni negative come la paura di perderlo, la colpa di non usarlo, o di non essere in grado di ripagare o ricambiare.
Ci avete mai pensato? Come tutti gli esercizi di consapevolezza, è un pensiero che può forse complicare le cose inizialmente, ma può renderci più liberi e più felici… Siete d’accordo con questa riflessione? Aspetto i vostri commenti…
L come libertà (di opinione)
Un’altra parola molto importante per il Vocabolario possitivo e un tema di cui si parla molto in questi giorni è la libertà di espressione, di opinione, che molti pensiamo stia sparendo di nuovo per mano di quelli che fino a poco fa la chiedevano a grandi voci. Quando erano loro a non poter dire quello che pensavano, a essere perseguitati per le loro idee e a essere “contro-corrente”.
rimedio contro la morte
Dicono che c’era una volta, all’epoca del Buddha, una donna a cui morì il suo unico figlio. La donna era disperata, non riusciva a lasciare che lo seppellissero, convinta che ci fosse un errore, il giorno prima stava bene e quello dopo non si era svegliato.
Colleziona attimi di altissimo splendore (2023)
Questa settimana è uscito l’ultimo libro di Paolo Borzacchiello, scritto a quattro mani con Paolo Stella del affascinante titolo Colleziona attimi di altissimo splendore e io, chiaramente, l’ho preso e letto appena uscito, ancora caldo di stampa e me lo sono goduto splendidamente.
S come sfortuna e sfida
Un’altra parola molto importante per il Vocabolario possitivo che abbiamo raccolto insieme nei nostri incontri facciamo pace, laboratorio di inmunosuficienza psicologica, è sfortuna, sfiga, sventura. È una parola da evitare perchè è una trapola in cui nasconderci quando non vogliamo cambiare.
Felix e il segreto delle chiavi magiche |
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13 cose che ho imparato giocando a garden scapes, per ora solo su Wattpad. |
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