Dov’è la mia mamma? (2001)
Le protagoniste di Dov’è la mia mamma? sono una scimmieta bambina che si è persa dalla famiglia e Rita, la farfalla, che conosce tutto il bosco ed è sempre bendisposta ad aiutare… ma che non sa tutto, perciò a volte non riesce ad aiutare e può sembrare proprio tonta. Almeno finchè non le danno l’informazione che le mancava, finchè la domanda non è posta nel modo giusto, in quel momento riesce senza problemi, a trovare la mamma della scimmietta, o almeno il papà.
Come dicevo, è un libro che ci fa vedere come nella comunicazione di sono due persone, quella che parla e quella che ascolta, quella che fa le domande e quella che risponde, quella che fa le richieste e quella che può esaudirle. Ma ci sono molti aspetti che danno per scontato l’una e l’altra e che possono rovinare la comunicazione e rendere impossibile che raggiunga il proprio obiettivo. E come, finchè diamo la colpa all’altro e non capiamo che non è colpa di nessuno, non potrà migliorare. E invece, se indaghiamo un po’ più a fondo, ci spieghiamo meglio e cerchiamo di capire meglio le limitazioni dell’altro, cosa non ha capito, tutto può diventare molto più semplice.
Io l’avrò letto un miliardo di volte e ogni volta mi fa battere il cuore, leggetelo e ditemi se vi piace…
L come libertà (di opinione)
Un’altra parola molto importante per il Vocabolario possitivo e un tema di cui si parla molto in questi giorni è la libertà di espressione, di opinione, che molti pensiamo stia sparendo di nuovo per mano di quelli che fino a poco fa la chiedevano a grandi voci. Quando erano loro a non poter dire quello che pensavano, a essere perseguitati per le loro idee e a essere “contro-corrente”.
rimedio contro la morte
Dicono che c’era una volta, all’epoca del Buddha, una donna a cui morì il suo unico figlio. La donna era disperata, non riusciva a lasciare che lo seppellissero, convinta che ci fosse un errore, il giorno prima stava bene e quello dopo non si era svegliato.
Colleziona attimi di altissimo splendore (2023)
Questa settimana è uscito l’ultimo libro di Paolo Borzacchiello, scritto a quattro mani con Paolo Stella del affascinante titolo Colleziona attimi di altissimo splendore e io, chiaramente, l’ho preso e letto appena uscito, ancora caldo di stampa e me lo sono goduto splendidamente.
S come sfortuna e sfida
Un’altra parola molto importante per il Vocabolario possitivo che abbiamo raccolto insieme nei nostri incontri facciamo pace, laboratorio di inmunosuficienza psicologica, è sfortuna, sfiga, sventura. È una parola da evitare perchè è una trapola in cui nasconderci quando non vogliamo cambiare.
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