di eroi e di battaglie

17 Apr 19

La settimana scorsa nell’ultimo appuntamento prima delle vacanze di pasqua del laboratorio degli eroi abbiamo parlato delle battaglie e del viaggio di ritorno. Abbiamo parlato di sensi di colpa e di come per nascondere un errore spesso ne comettiamo altri e probabilmente peggiori e più gravi. Ma soprattutto abbiamo parlato di consapevolezza e di come, se non sappiamo dove vogliamo andare, le distrazioni possono essere fatali.

Alla fine dell’incontro precedente avevamo parlato di  armi di distrazione di massa come gli smartphones e il continuo possibile accesso a internet, la tv con film e telefilm e altri strumenti che ci offrono realtà possibilmente più interessanti delle nostre vite “vere”…

Oggi abbiamo parlato di come, se non so dove voglio arrivare, è difficile che possa capire se ogni passo che do mi avvicina o mi allontana da quel futuro. Ogni volta che la vita mi offre un ostacolo, uno stimolo, qualcosa che non mi piace o che non è come me l’aspettavo…

Per decidere come reagire, per poter scegliere le mie battaglie,  e come ricalcolare il percorso devo conoscere sia il punto in cui mi trovo che quello dove voglio andare.

Vi ispira? Continuerò ad aggiornarvi e a lavorare  nella futura versione per adulti, vi piacerebbe partecipare?

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Qualunque cosa ti capiti nella vita, tu solo hai la facoltà di decidere come reagire. Se ti abitui a cercare in ogni situazione il lato positivo, la qualità della tua vita sarà più elevata e più ricca. Questa è una delle leggi più importanti della natura

L come libertà (di opinione)

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Un’altra parola molto importante per il Vocabolario possitivo e un tema di cui si parla molto in questi giorni è la libertà di espressione, di opinione, che molti pensiamo stia sparendo di nuovo per mano di quelli che fino a poco fa la chiedevano a grandi voci. Quando erano loro a non poter dire quello che pensavano, a essere perseguitati per le loro idee e a essere “contro-corrente”.

rimedio contro la morte

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Dicono che c’era una volta, all’epoca del Buddha, una donna a cui morì il suo unico figlio. La donna era disperata, non riusciva a lasciare che lo seppellissero, convinta che ci fosse un errore, il giorno prima stava bene e quello dopo non si era svegliato.