C.A.B.A.R.E.T.
Ieri, all’evento di facciamo pace abbiamo parlato di una delle tecniche più utili che conosco per cambiare prospettiva e trovare soluzioni creative ai problemi che ci attanagliano. Come anagramma ho usato la parola cabaret…
C come consapevolezza delle cose che succedono, come capire e comprendere cosa sta succedendo,
A come allontanarsi e astrarsi dalla situazione, nel raccontarla come se fosse successa ad un’altra persona…
B come bizarria, più sono strane le cose che diciamo più ci sembrano slegate da noi…
A come moralità e assurdità, che si trovano in ogni conflitto, in ogni problema, in ogni paradosso…
R come raccontare, come ridimensionare, come separare la nostra responsabilità di quella degli altri…
E come estrapolare coincidenze, costantie archetipi condivisi con altri ed esagerarle per emozionare ed empatizzare …
T come teatro perchè la vita è un teatro in cui siamo i registi e i protagonisti, anche se spesso ci dimentichiamo…
Cosa ne pensate? C’eravate all’incontro? Qualcosa da aggiungere?
Vi lascio un esempio meraviglioso di come la comicità può aiutare a dire le cose che altrimenti sarebbe difficile affrontare senza cadere nella rabbia o nella tristezza…
il regalo giusto
Dicono che c’era una volta, all’epoca del Buddha, una donna a cui morì il suo unico figlio. La donna era disperata, non riusciva a lasciare che lo seppellissero, convinta che ci fosse un errore, il giorno prima stava bene e quello dopo non si era svegliato.
Frutti rossi
Dicono che c’era un piccolo villaggio nato attorno ad un oasi in mezzo al deserto. Era un luogo pacifico, lontano dal mondo, autosuficiente economicamente, e che aveva notizie dal mondo solo nei rari casi in cui arrivava una carovana di mercanti o di esploratori.
The Shack (2017)
Questa settimana, anche se le feste sono finite, voglio parlarvi di un film “religioso”, un film cristiano, sul dolore, sulla fede e sulle crisi mistiche, sui giudizi e sul perdono, che ci racconta un’idea di Dio come piace a me, dotato di empatia infinita e non selettiva.
Un libro di guarigione (2022)
Questa settimana voglio parlarvi di un libro che ho letto solo oggi anche se ce l’avevo da tempo, un libro di guarigione. Conosco personalmente l’autrice, Gaia Rayneri, e non avrei mai detto che “nascondesse” una storia del genere. L’ho letto, regalato e consigliato a ogni persona con sui ho avuto a che fare in questi giorni. E ora lo consiglio anche a voi, di cuore.
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Felix e il segreto delle chiavi magiche |
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13 cose che ho imparato giocando a garden scapes, per ora solo su Wattpad. |
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