C.A.B.A.R.E.T.

26 Jun 19

Ieri, all’evento di facciamo pace abbiamo parlato di una delle tecniche più utili che conosco per cambiare prospettiva e trovare soluzioni creative ai problemi che ci attanagliano. Come anagramma ho usato la parola cabaret…

C come consapevolezza delle cose che succedono, come capire e comprendere cosa sta succedendo,

A come allontanarsi e astrarsi dalla situazione, nel raccontarla come se fosse successa ad un’altra persona…

B come bizarria, più sono strane le cose che diciamo più ci sembrano slegate da noi…

A come moralità e assurdità, che si trovano in ogni conflitto, in ogni problema, in ogni paradosso…

R come raccontare, come ridimensionare, come separare la nostra responsabilità di quella degli altri…

E come estrapolare coincidenze, costantie archetipi condivisi con altri ed esagerarle per emozionare ed empatizzare …

T come teatro perchè la vita è un teatro in cui siamo i registi e i protagonisti, anche se spesso ci dimentichiamo…

Cosa ne pensate? C’eravate all’incontro? Qualcosa da aggiungere?

Vi lascio un esempio meraviglioso di come la comicità può aiutare a dire le cose che altrimenti sarebbe difficile affrontare senza cadere nella rabbia o nella tristezza…

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La felicità è facile, ma imparare a non essere infelici può essere arduo.

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