accettologia

06 Jun 18

Ieri all’evento di facciamo pace, abbiamo parlato, come promesso di accettologia, che sarebbe la scienza dell’accettazione. Non è questione di arrendersi o di rassegnarsi, ma semplicemente di accettare la realtà com’è, e il fatto che non la conosciamo tutta, che c’è sempre qualche mancanza nella nostra conoscenza di essa, che ci porta a giudicarla, anche se lei in verità è neutra.

Dopo due puntate sul cambiamento, adesso che sappiamo un po’ meglio cosa e come cambiare, siamo passati a chiederci come mai spesso non ci riusciamo. E la prima cosa che abbiamo trovato è che spesso non riusciamo a cambiare le cose perchè non abbiamo una visione “reale” di come stanno veramente. La nostra versione è falsata dalle nostre credenze. Dalle cose che riusciamo ad accettare o non accettare.

Ogni volta che non riusciamo a fare qualcosa, dietro c’è una mancanza di accettazione, una valutazione sbagliata, un cercare di imporre le nostre idee alla realtà, che è qualcosa che crea sofferenza, perchè ci fa perdere tempo ed energie. dietro ai nostri giudizi e dietro ad emozioni come la tristezza o la rabbia.

Ogni volta che i “deve” e i “dovrebbe” all’interno della nostra testa, le nostre conoscenze, non vengono confermati da quello che troviamo fuori, invece di imparare per diventare “saggi“, giudichiamo e cerchiamo di cambiare il fuori. Spesso senza successo. Perchè il fuori è “fuori” dal nostro controllo, è un sistema complesso in equilibrio, in continuo cambiamento evolutivo e soggetto a cicli e a leggi universali più grandi di noi. Ci sono sempre aspetti nuovi che ancora non conosciamo, punti di vista, ecc.

Giudicando e cercando di cambiare il fuori, ignoriamo e rinunciamo a modificare il dentro, che è l’unico posto in cui abbiamo controllo, e così rinunciamo a qualsiasi possibilità di successo. Se vogliamo veramente fare qualcosa dobbiamo avere il maggior numero di informazioni sulla com’è la realtà, su come vorremmo che fosse il mondo e sulle possibilità di cambiarlo.

Cosa ne pensate? C’eravate all’incontro? Qualcosa da aggiungere?

0 Comments

Submit a Comment

Your email address will not be published. Required fields are marked *

Se prendete la vostra felicità e la mettete nelle mani di un'altra persona, prima o poi quella persona la distruggerà.

L come libertà (di opinione)

L come libertà (di opinione)

Un’altra parola molto importante per il Vocabolario possitivo e un tema di cui si parla molto in questi giorni è la libertà di espressione, di opinione, che molti pensiamo stia sparendo di nuovo per mano di quelli che fino a poco fa la chiedevano a grandi voci. Quando erano loro a non poter dire quello che pensavano, a essere perseguitati per le loro idee e a essere “contro-corrente”.

rimedio contro la morte

rimedio contro la morte

Dicono che c’era una volta, all’epoca del Buddha, una donna a cui morì il suo unico figlio. La donna era disperata, non riusciva a lasciare che lo seppellissero, convinta che ci fosse un errore, il giorno prima stava bene e quello dopo non si era svegliato.

Colleziona attimi di altissimo splendore (2023)

Colleziona attimi di altissimo splendore (2023)

Questa settimana è uscito l’ultimo libro di Paolo Borzacchiello, scritto a quattro mani con Paolo Stella del affascinante titolo Colleziona attimi di altissimo splendore e io, chiaramente, l’ho preso e letto appena uscito, ancora caldo di stampa e me lo sono goduto splendidamente.

S come sfortuna e sfida

S come sfortuna e sfida

Un’altra parola molto importante per il Vocabolario possitivo che abbiamo raccolto insieme nei nostri incontri facciamo pace, laboratorio di inmunosuficienza psicologica, è sfortuna, sfiga, sventura. È una parola da evitare perchè è una trapola in cui nasconderci quando non vogliamo cambiare.