ABRACADABRA
Una delle prime parole di cui parleremo per il nostro vocabolario possitivo è abracadabra, una delle parole magiche per eccellenza. Ne parleremo al primo incontro perchè inizia con la A ma anche perchè il suo significato è proprio la ragione per cui stiamo facendo questo vocabolario.
Ci sono diverse versioni sull’etimologia di ABRACADABRA, ma la mia preferita è quella che dice che viene dall’aramaico e vuol dire “creo quello che dico“, “creo il mondo con le mie parole”, riconoscendo l’effetto delle nostre parole sul mondo.
Ci sono parole che ci hanno un effetto molto chiaro su di noi, ci sono parole che ci rendono più forti e altre che ci rendono più deboli, ci sono parole che ci liberano e altre che ci imprigionano, ci sono parole che ci fanno sentire più grandi e altre che ci fanno sentire più piccoli.
Questo è così per le parole che ci sentiamo dire, soprattutto da piccoli, ma lo è ancora di più quando a dirle siamo noi, e quando le pensiamo, anche se non le diciamo ad alta voce.
Le parole che diciamo, e quelle che non diciamo, ci rendono quelli che siamo, e cambiare le nostre parole è il modo più veloce per cambiare le cose che non ci piacciono della nostra vita. Perchè spesso lo facciamo inconsapevolmente, e non ci rendiamo conto di quello che diciamo, di perchè lo diciamo così, e di come questo ci influenza, prima di tutto dentro e poi anche fuori.
La buona notizia è che riflettendo, parlandone, riconoscendo l’effetto che le parole hanno su di noi, perchè non sempre l’effetto è lo stesso, per tutti e in ogni momento.
Il mio invito possitivo di oggi è proprio a partecipare ai nostri incontri di facciamo pace, laboratorio di inmunosuficienza psicologica, per imparare e allenarci a vedere questi effetti e come cambiarli. Che ne dite? Vi va?
il regalo giusto
Dicono che c’era una volta, all’epoca del Buddha, una donna a cui morì il suo unico figlio. La donna era disperata, non riusciva a lasciare che lo seppellissero, convinta che ci fosse un errore, il giorno prima stava bene e quello dopo non si era svegliato.
Frutti rossi
Dicono che c’era un piccolo villaggio nato attorno ad un oasi in mezzo al deserto. Era un luogo pacifico, lontano dal mondo, autosuficiente economicamente, e che aveva notizie dal mondo solo nei rari casi in cui arrivava una carovana di mercanti o di esploratori.
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