a come astrazione

15 Sep 21

Un’altra parola molto importante per il Vocabolario possitivo che stiamo raccogliendo insieme nei nostri incontri facciamo pace, laboratorio di inmunosuficienza psicologica, è astrazione, proprio perchè le parole non sono cose concrete e parte del loro valore dipende da chi le usa.

Possiamo fare un esempio molto chiaro usando la parola mela, come nel disegno che ho usato per illustrare questo post. Il cameriere chiede qualcosa tipo di chi è questa mela, e a tavola ci sono i personaggi delle storie più note in cui c’è una mela.

Se io dicessi, “sai la storia della mela?”, e non abbiamo ancora un contesto, potrebbe essere la storia di Bill Gates e apple, della strega e Biancaneve, di Newton, di Adamo ed Eva, di Guglielmo Tell o di Robin Hood… E mancano la New York anche conosciuta come la Grande Mela e anche quella che mangiata una al giorno toglie il medico di torno.

Se possiamo fare tutto questo con una parola sola, immaginate cosa si può fare con delle intere storie, che rappresentano e mischiano le situazione con i pensieri, le emozioni, e possono avere diverse letture, alcune più superficiali, fermandosi alle parole, e altre più profonde, alcune che ci possono aiutare e altre che ci possono fare molto male.

La buona notizia è che possiamo cambiare le parole che diciamo, perchè, in fondo, come dice Un corso in miracoli, il significato alle parole glielo diamo noi, soprattutto a quelle che possono avere molti significati, come amore, amicizia, sofferenza, affetto, rispetto, libertà, ecc.

 Il mio invito possitivo di oggi è proprio a partecipare ai nostri incontri di facciamo pace, laboratorio di inmunosuficienza psicologica, e a riflettere sul significato che diamo alle parole e sul potere che abbiamo di cambiarlo, ad andare oltre, a capire cosa c’è dietro, cosa c’è sotto… Che ne dite? Vi va?

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