consiglio personale
Ieri, nel incontro di facciamo pace, laboratorio di inmunosuficienza psicologica, e con il sottotitolo “smontando fake news, falsi miti e falsi bisogni” abbiamo parlato di come chiedere consiglio al nostro inconscio, che spesso sa molto di più di quanto sappiamo noi.
Alla fine non abbiamo potuto fare l’esercizio di terapia narrativa che avevo preparato, per problemi tecnici, ma abbiamo visto come fare un esercizio diverso, sempre sulle basi della terapia narrativa, ma con i dadi.
Prima ho fatto vedere i mei dadi e poi ho spiegato come, ognuno, si può fare i propri dadi anche solo con un dado normale con le facce numerate da 1 a 6. Un po’ come quando giochiamo a testa o croce e abbiniamo un risultato ad ogni possibilità:
numero | dado di Gandhi | dado della palla otto | dado del serpente | dado dei pronmi |
1 | pensieri | si | smettila, fai spazio | io |
2 | parole | no | sorprendimi, cambia la tua storia | tu |
3 | azioni | perchè vuoi saperlo | stupendo, insisti | lui/lei |
4 | abitudini | forse | cambia strategia | noi |
5 | personalità | sei sicuro di volerlo sapere | studia le tue possibilità | voi |
6 | situazioni | ne dubito | semplifica la tua situazione | loro |
E poi abbiamo visto come fare un dado personale, il dado della nostra personale tavola rotonda, in cui sedere sei consiglieri che hanno delle qualità che ammiriamo,e a cui potremmo chiedere aiuto per risolvere i nostri problemi.
Il mio invito possitivo, è stato a creare questo dado, immaginare le sei persone a cui vorremmo chiedere aiuto, che siano eroi, déi, scrittori, dei nostri famigliari, ecc. E giocarci. Pensando ad un problema mentre lanciamo il dado, e scrivendo quella che immaginiamo sarebbe la loro risposta. Inventandola. Perchè nella nostra immaginazione c’è lo spazio per le metafore con cui ci parlerà l’inconscio. Che ne dite? Proviamo? Vi va?
L come libertà (di opinione)
Un’altra parola molto importante per il Vocabolario possitivo e un tema di cui si parla molto in questi giorni è la libertà di espressione, di opinione, che molti pensiamo stia sparendo di nuovo per mano di quelli che fino a poco fa la chiedevano a grandi voci. Quando erano loro a non poter dire quello che pensavano, a essere perseguitati per le loro idee e a essere “contro-corrente”.
rimedio contro la morte
Dicono che c’era una volta, all’epoca del Buddha, una donna a cui morì il suo unico figlio. La donna era disperata, non riusciva a lasciare che lo seppellissero, convinta che ci fosse un errore, il giorno prima stava bene e quello dopo non si era svegliato.
S come sfortuna e sfida
Un’altra parola molto importante per il Vocabolario possitivo che abbiamo raccolto insieme nei nostri incontri facciamo pace, laboratorio di inmunosuficienza psicologica, è sfortuna, sfiga, sventura. È una parola da evitare perchè è una trapola in cui nasconderci quando non vogliamo cambiare.
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