Tira il dado

09 Aug 17

Ieri, all’ultimo incontro di facciamo pace di quest’anno, come promesso, abbiamo giocato e abbiamo cercato di capire meglio se ci sono degli indizi di cose che non riusciamo a capire ma che possiamo accogliere e sfruttare. Abbiamo giocato con dei dadi “olistici” fatti apposta per mettere insieme tutto quello che sappiamo sul funzionamento della mente e dell’universo, delle diverse dimensioni, che venga dalla psicologia, dalla filosofia, dalla spiritualità, dalla mitologia o da qualsiasi altra branca della conoscenza umana

Perchè per noi tutto vale, qualsiasi porta da cui possa entrare un messaggio, un’informazione, può essere utile, se analizzata con la giusta curiosità.

Il primo dado l’abbiamo chiamato “delle credenze“, ed è ispirato alla frase di Gandhi di cui parlavamo la settimana scorsa, che metteva in collegamento pensieri, parole, azioni, abitudini, carattere e destino. Per fare il dado abbiamo usato la parola situazioni al posto del destino. E abbiamo considerato queste sei facce del dado come sei finestre che ci permettono di guardarci dentro, di vedere le nostre credenze limitanti.
In questo modo, il dado risponderà alle nostre domande con quale di queste facce dobbiamo focalizzarci per capire quale credenza ci sta bloccando per raggiungere la risposta, l’obbietivo, il desiderio che abbiamo in quel momento.

Il secondo dado l’abbiamo chiamato dei messaggi SEGRETI, o delle S, ed è ispirato alle parole che più si ripetono tra i consigli che vengono fuori facendo coaching. Quando lavoro con una persona questi consigli mi vengono naturalmente, una volta l’uno, una volta l’altro, conoscendo la storia di chi ho davanti, ma ho pensato che si potrebbe anche fare diventare un gioco divinatorio da usare “da soli”. Per canalizzare le informazioni. In ogni faccia c’è un verbo, un consiglio, una strada da intraprendere…

C’eravate? Vi ho incuriosito? Se volete usare questa tecnica, provate e raccontatemi come va… aspetto ii vostri commenti!

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