abbondante e felice
Nel prossimo evento di facciamo pace, continueremo con il discorso sull’abbondanza e su come si collega con la felicità. Perchè solo quando ci sentiamo ricchi e abbondanti possiamo rilassarci quanto basta per sentire e ascoltare la felicità che abbiamo dentro, come quando eravamo bambini.
Infatti, quando mi chiedono perchè metto tante foto di bambini nel blog, dico che non è solo perchè sono bellissimi, ma perchè credo che per essere felici dovremmo tornare un po’ bambini. Recuperare quella sensazione di non dover fare nient’altro che vivere. E disimparare tutta la cultura che ci ha portati così lontani dalla possibilità di essere felici.
Ci hanno insegnato a (e convinto che dovessimo sempre e soltanto) guadagnarci da vivere, a prepararci e a sacrificarci per poter essere felici in futuro, quando avremo realizzato, ottenuto o raggiunto qualcosa. Peccato che la felicità che ci danno le cose (o le persone) è molto meno intensa e duratura di quella che ci danno le nostre azioni e le nostre abitudini.
E abbiamo dimenticato che possiamo (e dovremmo) ANCHE goderci la vita, perchè vivere è anche quello. Essere grati di quello che abbiamo, condividerlo con le persone che incontriamo , curare le nostre relazioni, il nostro corpo e il nostro spirito, imparare a perdonare… e fare delle cose che ci attraggono e che possiamo goderci, per ricaricarci.
Per come la vedo io bisognerebbe trovare il nostro personale e individuale equilibrio fra la concentrazione e la distrazione, fra le attività per raggiungere i nostri obbietivi e quelle per ritrovare il nostro equilibrio psicofisico. Sentirsi abbondante vuol dire non dover preoccuparsi dei soldi, non dover lavorare sempre, ma avere anche tempo libero per godersi i soldi e il nostro tempo.
Cosa ne pensate? Vi incuriosice la cosa? Vi aspetto!
L come libertà (di opinione)
Un’altra parola molto importante per il Vocabolario possitivo e un tema di cui si parla molto in questi giorni è la libertà di espressione, di opinione, che molti pensiamo stia sparendo di nuovo per mano di quelli che fino a poco fa la chiedevano a grandi voci. Quando erano loro a non poter dire quello che pensavano, a essere perseguitati per le loro idee e a essere “contro-corrente”.
rimedio contro la morte
Dicono che c’era una volta, all’epoca del Buddha, una donna a cui morì il suo unico figlio. La donna era disperata, non riusciva a lasciare che lo seppellissero, convinta che ci fosse un errore, il giorno prima stava bene e quello dopo non si era svegliato.
Colleziona attimi di altissimo splendore (2023)
Questa settimana è uscito l’ultimo libro di Paolo Borzacchiello, scritto a quattro mani con Paolo Stella del affascinante titolo Colleziona attimi di altissimo splendore e io, chiaramente, l’ho preso e letto appena uscito, ancora caldo di stampa e me lo sono goduto splendidamente.
S come sfortuna e sfida
Un’altra parola molto importante per il Vocabolario possitivo che abbiamo raccolto insieme nei nostri incontri facciamo pace, laboratorio di inmunosuficienza psicologica, è sfortuna, sfiga, sventura. È una parola da evitare perchè è una trapola in cui nasconderci quando non vogliamo cambiare.
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