abbondante e felice

Nel prossimo evento di facciamo pace, continueremo con il discorso sull’abbondanza e su come si collega con la felicità. Perchè solo quando ci sentiamo ricchi e abbondanti possiamo rilassarci quanto basta per sentire e ascoltare la felicità che abbiamo dentro, come quando eravamo bambini.

Infatti, quando mi chiedono perchè metto tante foto di bambini nel blog, dico che non è solo perchè sono bellissimi, ma perchè credo che per essere felici dovremmo tornare un po’ bambini. Recuperare quella sensazione di non dover fare nient’altro che vivere. E disimparare tutta la cultura che ci ha portati così lontani dalla possibilità di essere felici.

Ci hanno insegnato a (e convinto che dovessimo sempre e soltanto) guadagnarci da vivere, a prepararci e a sacrificarci per poter essere felici in futuro, quando avremo realizzato, ottenuto o raggiunto qualcosa. Peccato che la felicità che ci danno le cose (o le persone) è molto meno intensa e duratura di quella che ci danno le nostre azioni e le nostre abitudini.

E abbiamo dimenticato che possiamo (e dovremmo) ANCHE goderci la vita, perchè vivere è anche quello. Essere grati di quello che abbiamo, condividerlo con le persone che incontriamo , curare le nostre relazioni, il nostro corpo e il nostro spirito, imparare a perdonare… e fare delle cose che ci attraggono e che possiamo goderci, per ricaricarci.

Per come la vedo io bisognerebbe trovare il nostro personale e individuale equilibrio fra la concentrazione e la distrazione, fra le attività per raggiungere i nostri obbietivi e quelle per ritrovare il nostro equilibrio psicofisico. Sentirsi abbondante vuol dire non dover preoccuparsi dei soldi, non dover lavorare sempre, ma avere anche tempo libero per godersi i soldi e il nostro tempo.

Cosa ne pensate? Vi incuriosice la cosa? Vi aspetto!

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