Dio mio, perché mi hai abbandonato?
Le acque stavano salendo rapidamente, l’uomo fu costretto a salire al primo piano quando le acque inondarono il pianterreno, e dal balcone vide un gommone della polizia che veniva a salvarlo: “Salga a bordo” urlò il poliziotto.
— No, grazie… — risposte l’uomo. — Ho vissuto tutta la mia vita come uomo devoto e caritatevole. Dio mi proteggerà.
Il poliziotto, chiamato con urgenza da altre persone in difficoltà, decise di lasciare stare il vecchio testardo, e andrò dove la sua presenza era richiesta e gradita. Siccome il livello dell’acqua continuava ad aumentare, un’altro gommone passò da quelle parti e disse al nostro uomo, che ormai era nel terrazzo al secondo piano perché il primo era stato già sommerso:
— Non sia sciocco— replicò il secondo poliziotto. —Salga in barca. Le acque continuano a crescere e lei corre un grande pericolo!
Ma l’uomo continuò a rifiutare e anche la seconda barca se ne andò, richiamata dalla centrale per aiutare delle persone rimaste intrappolate in altro punto della cittadina. Ad un certo punto fu costretto a rifugiarsi sul tetto di casa sua. Molte case erano già coperte, ma la sua era alta e il panorama che si vedeva dal tetto era surreale. L’ultimo gommone passò e gli dissero di salire a bordo, ma per l’ennesima volta si rifiutò:
— Dio mi proteggerà — insisteva, pieno di fiducia.
Poco dopo l’alluvione sommerse l’intera casa compreso il tetto e lui annegò. In cielo incontrò Dio. Furioso perché non lo aveva salvato, l’uomo si lagnava ad alta voce.
— Ti sono stato devoto per tutta la vita. Ho osservato tutti i comandamenti. Ho fatto tanta beneficienza e l’unica volta che ho chiesto io qualcosa, tu mi hai abbandonato!
— Abbandonato? — rispose Dio divertito — Ma se ti ho mandato tre gommoni… sei tu che hai scelto di rifiutare il mio aiuto e non sei salito!”
L come libertà (di opinione)
Un’altra parola molto importante per il Vocabolario possitivo e un tema di cui si parla molto in questi giorni è la libertà di espressione, di opinione, che molti pensiamo stia sparendo di nuovo per mano di quelli che fino a poco fa la chiedevano a grandi voci. Quando erano loro a non poter dire quello che pensavano, a essere perseguitati per le loro idee e a essere “contro-corrente”.
rimedio contro la morte
Dicono che c’era una volta, all’epoca del Buddha, una donna a cui morì il suo unico figlio. La donna era disperata, non riusciva a lasciare che lo seppellissero, convinta che ci fosse un errore, il giorno prima stava bene e quello dopo non si era svegliato.
Colleziona attimi di altissimo splendore (2023)
Questa settimana è uscito l’ultimo libro di Paolo Borzacchiello, scritto a quattro mani con Paolo Stella del affascinante titolo Colleziona attimi di altissimo splendore e io, chiaramente, l’ho preso e letto appena uscito, ancora caldo di stampa e me lo sono goduto splendidamente.
S come sfortuna e sfida
Un’altra parola molto importante per il Vocabolario possitivo che abbiamo raccolto insieme nei nostri incontri facciamo pace, laboratorio di inmunosuficienza psicologica, è sfortuna, sfiga, sventura. È una parola da evitare perchè è una trapola in cui nasconderci quando non vogliamo cambiare.
misure straordinarie
Dicono che c’era il bidello di una scuola, che amava il suo lavoro e ci si dedicava al meglio che poteva, pulendo e aiutando chiunque ne avesse bisogno all’interno della struttura. Ma ci fu un periodo in cui si trovò un gravoso compito extra ogni sera: pulire gli specchi del bagno delle ragazze, sporchi di rossetto, giacchè alcune ragazzine, si divertivano quasi ogni giorno ad imprimere “baci a stampo” con il rossetto allo specchio del bagno.
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