farsi valere

02 Oct 18

Spesso abbiamo parlato del valore delle persone, in diverse circostanze e in diversi momenti, della nostra tendenza a valutare troppo o troppo poco le persone e persino noi stessi. Oggi voglio parlare di come farci valere, perchè un conto è sapere come stanno le cose, ma passare dalla teoria alla pratica è tutta un’altra storia…

Farsi valere senza attaccare e senza diffendersi non è nè semplice nè facile, ma la difficoltà non è intrinseca… è solo che non siamo abituati, che non nessuno ci ha insegnato a farlo, che difficilmente l’abbiamo visto fare e che ci hanno convinto che quei pochi che lo fanno ci riescono perchè sono diversi di noi. Infatti, ci sono delle persone a cui viene naturale, alcune perchè l’hanno sempre fatto, altre perchè hanno imparato, e persone a cui proprio non riesce.

Ci sono persone che, per tutta la vita, hanno imparato a stare dietro ad altri, alle opinioni che gli altri hanno di loro, a come gli altri li trattano e alle emozioni che gli altri suscitano in loro… E, per questo motivo, credono di dover controllare gli altri per essere valorizzati da loro. È qualcosa che si impara da bambini e si trasmette da adulti, da genitori, da zii, da vicini, da insegnanti, con l’esempio.

Chi crede che il suo valore dipenda da quello che pensano altri, si comporterà di conseguenza, come gli altri si aspettano per poter essere apprezzato e accettato, per appartenere ad un gruppo. E insegnerà ai bambini a comportarsi di conseguenza. Perchè, se un adulto non ha un valore sufficiente, figuriamoci un bambino. Infatti, questi adulti continuano a sentirsi bambini, più grandi, più vecchi, ma ancora bambini dipendenti da altri, dal gruppo.

E, quando non vengono apprezzati come si aspettavano, non possono che diffendersi, spesso attaccando. Entrambi atteggiamenti che dimostrano che il valore di una persona dipende dal valore delle altre. Cercano di dimostrare di valere più di noi, o persino meno di noi… affetti come sono di malattie accettate, diffuse e non diagnosticate e mai trattate, come lo stress e l’ansia di appartenenza e normalità.

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