io
La settimana prossima, all’incontro di facciamo pace, parleremo di chi siamo, di chi crediamo di essere, di chi potremo diventare. Di cosa vuol dire “io”, a chi ci riferiamo quando usiamo questo perchè conoscerci è il punto di partenza per poter riuscire ad ottenere qualsiasi cosa.
Una delle più grandi bugie su cui si basa la nostra vita è il fatto che dovremmo agire, per coerenza, con un’unica personalità. Avere un unico modo di fare, condizionato dalle nostre origini e dal nostro passato. Possibilmente in maniera razionale elogica.
In realtà il nostro cervello funziona in una maniera diversa. Nel nostro cervello convivono diversi pensieri, diverse voci, diversi punti di vista e questo è una ricchezza, non una debolezza.
Abbiamo già parlato del fatto che abbiamo due tipi di voci nella testa, alcune appartengono a quella che chiamiamo la squadra dell’EGO e altre che appartengono a quella che chiamiamo la squadra dell’anima.
In questo incontro parleremo dell’origine di queste voci. Vedremo che ci sono voci che hanno avuto in diversi momenti della nostra vita, è come se (come nella foto sopra) convivessero dentro di noi le diverse personalità che si sono sviluppate nel tempo.
Vedremo che spesso non sappiamo cosa vogliamo perchè c’è un conflitto tra queste voci. Ci sono dei ricordi di quello che eravamo ancora in noi e convivono con il progetto, o i progetti, di quel che vorremmo diventare. Questo può essere sconvolgente ma la consapevolezza può sempre renderci liberi.
Vi ho incuriosito? Spero di si, vi aspetto martedì!
il regalo giusto
Dicono che c’era una volta, all’epoca del Buddha, una donna a cui morì il suo unico figlio. La donna era disperata, non riusciva a lasciare che lo seppellissero, convinta che ci fosse un errore, il giorno prima stava bene e quello dopo non si era svegliato.
Frutti rossi
Dicono che c’era un piccolo villaggio nato attorno ad un oasi in mezzo al deserto. Era un luogo pacifico, lontano dal mondo, autosuficiente economicamente, e che aveva notizie dal mondo solo nei rari casi in cui arrivava una carovana di mercanti o di esploratori.
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