Wabi sabi (2021)
Oggi voglio parlarvi dell’ultimo libro di , pubblicato in mezzo a questa pandemia che sta cambiando le nostre vite, Wabi sabi. La bellezza della vita imperfetta. La via giapponese per essere felici, un invito a vivere oltre la logica e la razionalità, in contatto con qualcosa di più.
Un percorso di meditazione, semplice e originale, per cercare la bellezza e la felicità che si trovano nel realismo, per andare oltre all’idealismo della vita a cui siamo abituati, fatta di impegni, di cose materiali, di fretta e che rinnega di tutto quello che è impulsivo, istintivo, passionale, sentimentale o magico.
Tutti i giorni dobbiamo fare i conti con le nostre imperfezioni, con la nostra fragilità e la nostra vulnerabilità, molti le neghiamo, le nascondiamo, sopraffatti da dubbi e preoccupazioni, ci sentiamo spesso vittime delle situazioni, piuttosto che padroni delle nostre scelte, cercando di controllare l’incontrollabile.
In questo libro, ci mostra una via per cambiare, seguendo i principi dello stile di vita wabi sabi, centrale nella cultura giapponese, anche se tanto lontano dalla nostra cultura occidentale.
Un invito a lasciarci andare al naturale fluire dell’esistenza grazie alla forza della calma, della semplicità, dell’umiltà, dell’essenzialità, dell’amore. A imparare, con esercizi pratici e rituali, a riattivare la nostra connessione con la parte più spirituale di noi stessi, quella in grado di accettare, senza ansie nè paure, la transitorietà, l’incompiutezza, l’imperfezione e tutto quello che è, anche se non è come vorremmo o come crediamo che dovrebbe essere.
Una narrazione un po’ romanzata e un po’ divulgativa, con racconti della vita della propria autrice, e della leggenda di Tomoe, spiegazioni di cosa si intende con ogni caratteristica della filosofia del wabi sabi, la lentezza, l’umiltà, l’imperfezione e l’amore, la poesia, la bellezza delle cose piccole, rotte o inutili;e descrizioni dettagliate dei rituali e delle cerimonie.
L’avete letto? Vi è piaciuto? Raccontatemi la vostra esperienza con il libro… vi va?
la figlia che non ho mai avuto
Originalmente una frase come “sei il figliio che non ho mai avuto” sarebbe stata detta da una donna che non aveva figli. Qualche anno fa l’ho sentita in un film, detta da una donna ad un amico di suo figlio, che era presente e l’ha rimproverata con un “mamma!!!!”…
lei non sa con chi sta parlando
Dicono che c’era una volta una flotta della Marina degli Stati Uniti che stava svolgendo esercitazioni navali vicino alla costa di Finisterra (Galicia), e che ci fu una conversazione particolare tra galiziani e americani:



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