mediocrità

21 Nov 17

Uno degli ostacoli che dobbiamo superare se vogliamo diventare persone migliori è quello del condizionamento per la mediocrità a cui siamo sottoposti ogni giorno della nostra vita, dalla famiglia, dalla scuola, dalla tv e da chiunque incontriamo per strada. Un condizionamento inconsapevole tante volte, ma soprattutto ispirato da buone intenzioni.

A scuola, se un bambino va male in inglese e bene in matematica, cosa facciamo? Lo mandiamo a fare lezioni di inglese e gli diciamo che non serve che dedichi molto tempo alla matematica. Così tutti diventiamo minimamente bravi in tutto, mediocri. Tutti in grado di risolvere minimamente i problemi generici… e, allo stesso tempo, incapaci di seguire le nostre passioni, persino di riconoscerle e dare loro l’importanza che meritano.

Difatto, quando si dice che molti geni non hanno superato la scuola, o sono stati riffiutati molte volte prima di avere successo, spesso penso che sono riusciti a sfuggire ai macchinari della fabbrica di mediocrità. Immagino cosa sarebbe successo se Mozart avesse avuto un insegnante privato per rinforzare altre materie scolastiche e non li fosse stato permesso di dedicare tanto tempo alla musica, considerandola qualcosa di poco utile e ancora meno importante. Stessa cosa vale per Einstein, Newton, Edison (di cui arrivarono a dire che non era in grado di imparare alcunchè), e persino Bill Gates dovete abbandonare i suoi studi universitari, perchè non era come gli altri

Ma anche dopo la scuola, tutti abbiamo avuto dei momenti in cui le nostre passioni si sono fatte vive e abbiamo avuto qualcuno, una mamma, un compagno, un figlio, un amico, persino un vicino ben intenzionato… che ti dice “lascia perdere“, non vale la pena, concentrati sulle cose importanti, possibili. Rimani mediocre, rimani sicuro, rimani al tuo posto.

Ma alcuni non l’hanno fatto, non si sono arresi, come J. K. Rowling, come Nelson Mandela, come la nostra Rita Levi Motalcini (che dicono non fosse brava in scienze alle medie) o Alberto Sordi (bocciato all’Accademia dei Filodrammatici per via della sua dizione troppo marcatamente romanesca), alcuni hanno continuato ad ascoltare ciò che veniva da dentro, oltre a quello che dicevano loro da fuori… e non hanno accettato di diventare mediocri. E tu, sei mediocre? O ti rifiuti di esserlo?

Può sembrare difficile, ma possiamo provare, che ne dite?

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