L’elefante del mago (2023)
Questa settimana ho visto un film di animazione bellissimo, su Netflix, L’elefante del mago, una storia sull’ottimismo, sulla speranza, sulla fantasia e la capacità di credere in qualcosa di più grande di noi.
Una storia ambientata in una città che, dopo una guerra, ha perso molte cose ma soprattutto la speranza e in cui pocchi hanno ancora quella capacittà di credere che le cose belle possano accadere, quello che noi chiamiamo pensiero possitivo.
Una speranza che manca completamente ai vecchi, ma che rinasce in un ragazzino orfano che vive con il militare che lo salvò da bambino e che vuole ritrovare la sorellina persa durante la guerra, e crede nell’incredibile al punto di andare a chiedere a una medium che, com’era d’aspettare gli dice di fare qualcosa di “impossibile”.
E la parola impossibile sarà la chiave di tutto il film, la magia, l’arte di fare accadere cose impossibili,
L’avete visto? Vi è piaciuto? Cosa vi ha colpito?
la figlia che non ho mai avuto
Originalmente una frase come “sei il figliio che non ho mai avuto” sarebbe stata detta da una donna che non aveva figli. Qualche anno fa l’ho sentita in un film, detta da una donna ad un amico di suo figlio, che era presente e l’ha rimproverata con un “mamma!!!!”…
lei non sa con chi sta parlando
Dicono che c’era una volta una flotta della Marina degli Stati Uniti che stava svolgendo esercitazioni navali vicino alla costa di Finisterra (Galicia), e che ci fu una conversazione particolare tra galiziani e americani:



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