L’elefante del mago (2023)
Questa settimana ho visto un film di animazione bellissimo, su Netflix, L’elefante del mago, una storia sull’ottimismo, sulla speranza, sulla fantasia e la capacità di credere in qualcosa di più grande di noi.
Una storia ambientata in una città che, dopo una guerra, ha perso molte cose ma soprattutto la speranza e in cui pocchi hanno ancora quella capacittà di credere che le cose belle possano accadere, quello che noi chiamiamo pensiero possitivo.
Una speranza che manca completamente ai vecchi, ma che rinasce in un ragazzino orfano che vive con il militare che lo salvò da bambino e che vuole ritrovare la sorellina persa durante la guerra, e crede nell’incredibile al punto di andare a chiedere a una medium che, com’era d’aspettare gli dice di fare qualcosa di “impossibile”.
E la parola impossibile sarà la chiave di tutto il film, la magia, l’arte di fare accadere cose impossibili,
L’avete visto? Vi è piaciuto? Cosa vi ha colpito?
rimedio contro la morte
Dicono che c’era una volta, all’epoca del Buddha, una donna a cui morì il suo unico figlio. La donna era disperata, non riusciva a lasciare che lo seppellissero, convinta che ci fosse un errore, il giorno prima stava bene e quello dopo non si era svegliato.
Colleziona attimi di altissimo splendore (2023)
Questa settimana è uscito l’ultimo libro di Paolo Borzacchiello, scritto a quattro mani con Paolo Stella del affascinante titolo Colleziona attimi di altissimo splendore e io, chiaramente, l’ho preso e letto appena uscito, ancora caldo di stampa e me lo sono goduto splendidamente.
S come sfortuna e sfida
Un’altra parola molto importante per il Vocabolario possitivo che abbiamo raccolto insieme nei nostri incontri facciamo pace, laboratorio di inmunosuficienza psicologica, è sfortuna, sfiga, sventura. È una parola da evitare perchè è una trapola in cui nasconderci quando non vogliamo cambiare.



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