L’elefante del mago (2023)

11 May 23

Questa settimana ho visto un film di animazione bellissimo, su Netflix, L’elefante del mago, una storia sull’ottimismo, sulla speranza, sulla fantasia e la capacità di credere in qualcosa di più grande di noi.

Una storia ambientata in una città che, dopo una guerra, ha perso molte cose ma soprattutto la speranza e in cui pocchi hanno ancora quella capacittà di credere che le cose belle possano accadere, quello che noi chiamiamo pensiero possitivo.

Una speranza che manca completamente ai vecchi, ma che rinasce in un ragazzino orfano che vive con il militare che lo salvò da bambino e che vuole ritrovare la sorellina persa durante la guerra, e crede nell’incredibile al punto di andare a chiedere a una medium che, com’era d’aspettare gli dice di fare qualcosa di “impossibile”.

E la parola impossibile sarà la chiave di tutto il film, la magia, l’arte di fare accadere cose impossibili,

L’avete visto? Vi è piaciuto? Cosa vi ha colpito?

0 Comments

Submit a Comment

Your email address will not be published. Required fields are marked *

Jostein GaarderJostein GaarderC'è nessuno?

Una risposta non merita mai un inchino: per quanto intelligente e giusta ci possa sembrare, non dobbiamo mai inchinarci a una risposta.

L come libertà (di opinione)

L come libertà (di opinione)

Un’altra parola molto importante per il Vocabolario possitivo e un tema di cui si parla molto in questi giorni è la libertà di espressione, di opinione, che molti pensiamo stia sparendo di nuovo per mano di quelli che fino a poco fa la chiedevano a grandi voci. Quando erano loro a non poter dire quello che pensavano, a essere perseguitati per le loro idee e a essere “contro-corrente”.

rimedio contro la morte

rimedio contro la morte

Dicono che c’era una volta, all’epoca del Buddha, una donna a cui morì il suo unico figlio. La donna era disperata, non riusciva a lasciare che lo seppellissero, convinta che ci fosse un errore, il giorno prima stava bene e quello dopo non si era svegliato.