Klaus (2019)
Questa settimana voglio parlarvi di un film molto simpatico, Klaus: I segreti del Natale, che racconta la storia di un Santa Klaus in un modo un po’ particolare, una leggenda nata un po’ per caso, pezzo a pezzo, da una serie di situazioni particolari e piccole coincidenze.
Un ragazzino viziato, figlio del direttore della Regia Accademia Postale, viene inviato per punizione in una sperduta remotissima e gelata isola. Con un compito quasi impossibile, consegnare almeno 6000 lettere nell’arco di un anno. Il compito viene reso ancora più difficile dal fatto che l’isola è abitata da due clan che si odiano e lottano in continuazione.
Un po’ per caso gli vengono in mente delle idee, per raggiungere il suo scopo, e raggirare suo padre, manipolando un po’ tutti, un vecchio solitario, i bambini, la professoressa, facendo del bene senza volerlo, con il motto “un atto di generosità ne genera un altro”, solo per tornare a casa.
L’avete visto? Se si, ditemi cosa vi ha colpito, se no… ve lo consiglio di cuore, guardatelo e ditemi la vostra opinione, vi va?
L come libertà (di opinione)
Un’altra parola molto importante per il Vocabolario possitivo e un tema di cui si parla molto in questi giorni è la libertà di espressione, di opinione, che molti pensiamo stia sparendo di nuovo per mano di quelli che fino a poco fa la chiedevano a grandi voci. Quando erano loro a non poter dire quello che pensavano, a essere perseguitati per le loro idee e a essere “contro-corrente”.
rimedio contro la morte
Dicono che c’era una volta, all’epoca del Buddha, una donna a cui morì il suo unico figlio. La donna era disperata, non riusciva a lasciare che lo seppellissero, convinta che ci fosse un errore, il giorno prima stava bene e quello dopo non si era svegliato.
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