Fake news: sicuri che sia falso? (2018)
Quando mi chiedono perchè parlo di plandemia e rispondo che non mi convince la narrativa, è dovuto anche a che ho letto libri come questo Fake news: sicuri che sia falso? Gestire disinformazione, false notizie e conoscenza deformata, di Andrea Fontana, che mi hanno insegnato a vedere in maniera diversa le notizie.
In questo libro possiamo vedere molto chiaramente cosa sono le fake news e come funzionano. Ma soprattutto a cosa servono, come si costruiscono e come si possono “decostruire” per difenderci da chi, con le notizie, vuole ottenere qualcosa da noi.
Diviso in quattro parti, è un vero percorso organizzato per aiutarci a capire se una notizia è “inventata”, partendo dalla spiegazione di cosa consideriamo reale, dalla differenza fra vero e verosimile, dall’importanza delle nostre percezioni nella creazione delle nostre credenze, perchè alla fine quello che conta è quello che crediamo.
Parla delle fallacie logiche più importanti che si possono sfruttare per creare delle notizie inventate “credibili e convincenti”, deformando più o meno la storia, se uno conosce e sa come sfruttare le modalità con cui funziona il nostro cervello.
Poi passa alle narrative più diffuse nella comunicazione pubblica e sociale, e ci spiega perchè hanno tanta forza, e come riescono a superare più facilmente le nostre barriere logiche e razionali.
Con molti esempi grafici tratti da notizie che possiamo vedere nei giornali “veri”, ci spiega cosa c’è dietro a quello che viene diffuso e quello che succede nella nostra mente quando lo vediamo. E ci dice anche come fare per difenderci, per leggere fra le righe, e soprattutto per non essere vittime e non diventare anche noi carnefici condividendole, giacchè parte del loro potere sta nel fatto che molti le condividono inconsapevoli della loro falsità.
L’avete letto? Vi è piaciuto? Raccontatemi la vostra esperienza con il libro… vi va?
Follemente (2025)
Questa settimana ho visto un film italiano molto carino, Follemente, che ricorda un po’ inside out, il film di animazione in cui potevamo vedere le emozioni all’interno delle persone, ma in una versione italiana e per adulti.
Io c’è (2018)
Questa settimana ho visto un film di animazione bellissimo, su Netflix, L’elefante del mago, una storia sull’ottimismo, sulla speranza, sulla fantasia e la capacità di credere in qualcosa di più grande di noi.



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