S.A.L.

05 May 20

Ieri qualcosa è cambiato, timidamente, qualcuno è uscito anche solo a fare due passi, a trovare i propri cari, a correre. Non è finita ma si inizia a vedere che non durerà per sempre, perciò mi è sembrato il momento di fare un po’ il punto della situazione

Una delle cose che mi piace più fare quando faccio coaching è sfruttare le cose che abbiamo imparato al lavoro nella vita di tutti i giorni e viceversa, smontando alcune delle barriere che ci tengono scisi dentro.

Una delle cose che ho imparato quando lavoravo con i cantieri e le grandi commesse è stata l’importanza di fare, anche spesso, il punto della situazione, i S. A. L. (stato avvanzamento lavori).

Quando seguivamo progetti piccoli era facile tenere tutto sotto controllo mentre lavoravamo, se avevi fatto bene la pianificazione, bastava fare i conti alla fine e si scostavano poco dalle previsioni. Con i progetti grandi era diverso, bisognava fermarsi ogni tanto e chiedere a tutti come stava andando o si rischiava di scoprire solo alla fine che avevamo perso dei soldi, tanti soldi.

Nella vita, secondo me, dovremmo fare ogni tanto questi S. A. L., tirare le somme, fare la ruota della vita, (o il cruscotto), darci degli obiettivi a lungo e a breve termine e controllare l’andamento delle nostre attività per raggiungerli.

Se non altro per non finire pieni di rimpianti come i pazienti del libro di cui abbiamo parlato due settimane fa, che finivano la loro vita con un vorrei averlo fatto.

Abbiamo ancora qualche settimana prima che tutto torni ad un minimo di normalità, visto che abbiamo dovuto rinunciare a tante cose, non rinunciamo alla possibilità di sfruttare questo momento per fare un viaggio dentro di noi. Vi va?

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Ma cosa facciamo, in genere, quando abbiamo un sentimento negativo? "È colpa sua. Deve cambiare". No! Il mondo è a posto. Chi deve cambiare siete voi.

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