il conto
Dopo un po’ di giorni, in cui tutti parlano di coronavirus, degli effetti della malattia e delle misure prese per sottometterla che stanno mettendo in moto i diversi paesi, dei suoi effetti anche economici, psicologici e sulla società, voglio dirmi la mia.
Penso sempre alla metafora dei pompieri e dei batteri. Non sono sicura di dove l’ho sentita, sicuramente in un corso di psicobiologia ma non ricordo quale. Il fatto è che diceva che i batteri erano alleati, che tenevano in equilibrio il nostro sistema, un po’ come i pompieri, sempre vicino ai fuochi ma non perchè li avessero appicati.
Questo virus, volendo, potrebbe essere visto come opportunità, perchè ci sta obbligando ad affrontare tutta una serie di aspetti, di problematiche, di cose che non andavano ma che credevamo di non poter affrontare perchè eravamo troppo occupati a fare altro.
È un po’ come se l’universo ci stesse facendo pagare il conto di tutti gli eccessi e delle violazioni delle regole più elementari che lo tengono in equilibrio. Degli attentati contro il pianeta, contro la nostra salute, contro l’umanità, ecc.
Ci sta facendo pagare il conto in vite umane, in sacrifici, in cose vere e non in soldi, perchè i soldi li abbiamo inventati noi e sono una parte del problema, non della soluzione.
Ci sta facendo pagare il conto in maniera ineluttabile, senza darci più tempo per prepararci e procrastinare. È arrivato il momento di agire, come individui, come famiglie, come paesi… e possiamo cadere ulteriormente o rialzarci. E ognuno di noi può scegliere.
Come dicevo, il mio invito è ad approfittare della quarantena per pensare alla nostra scelta e a metterci dalla parte dell’universo e non contro. Che ne dite? Proviamo? Vi va?
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rimedio contro la morte
Dicono che c’era una volta, all’epoca del Buddha, una donna a cui morì il suo unico figlio. La donna era disperata, non riusciva a lasciare che lo seppellissero, convinta che ci fosse un errore, il giorno prima stava bene e quello dopo non si era svegliato.
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Io ci sto 🙂
Grande!