l’imperatore e lo yogi

13 Jun 22

Dicono che c’era una volta un grande imperatore che, in viaggio per le sue terre sentì parlare di un monaco che era molto saggio e pensò che gli farebbe comodo averlo con lui a corte e così andò a cercarlo.

Quando trovò il monaco che pregava nella foresta, l’imperatore gli ordinò con tutta la propria autorità:

-Vieni con me nel mio castello!

Il monaco continuò a pregare e non si mosse.

Vedendo che l’uomo non mostrava alcun segno di interesse per le sue parole né di obbedienza nei suoi confronti, l’imperatore provò una rabbia incontrollabile.

Era la prima volta che qualcuno osava ignorare, mettere in discussione o rifiutare di obbedire ai suoi ordini. Tutti i suoi sudditi lo temevano e facevano tutto quello che diceva.

– Non sai che potrei decapitarti perché non obbedisci ai miei ordini? -disse sfoderando la spada e minacciando il monaco, urlando irritato- Chi pensi che sono io? Sono l’imperatore di queste terre e conquistatore del mondo!

– Dici di essere il conquistatore del mondo, ma a me non sembri un uomo potente -disse il monaco con calma e saggezza- sai cosa penso? penso che tu sia semplicemente uno schiavo della mia schiava.

– Schiavo io? -disse l’imperatore, sempre più adirato, e anche sorpreso per quella risposta- come osi insultarmi così, non sono uno schiavo, sono un guerriero e un grande stratega, non uno schiavo.

– Capisco le tue parole, ma le tue azioni raccontano una storia diversa. Nelle tue azioni sei schiavo della mia schiava. Io controllo la rabbia: -spiegò il monaco- Perciò la rabbia è la mia schiava. Tu hai appena perso il controllo e hai ceduto alla rabbia. Proprio qui e ora, sei diventato schiavo della mia schiava, ossia uno schiavo della rabbia. 

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