il cavallo giusto

25 Nov 19

Dicono che c’era una volta, un uomo molto ricco che invitò Nasrudin ad una battuta di caccia. Siccome voleva fare vedereche era importante, diede al saggio un cavallo molto lento. Il mullah non disse niente ma poco dopo tutti gli altri andarono veloci e lui rimase indietro.

Poco dopo iniziò a piovere. Non c’era nessun posto dove rifugiarsi e tutti i cacciatori finirono zuppi. Invece, Nasrudín, quando vide che iniziava a piovere, si tolse i vestiti li piegò e si sedete sopra. Quando la pioggia finì, si rivestì e tornò alla casa per pranzare insieme agli altri.

Nessuno poteva capire come avesse fatto per rimanere asciutto. Il suo cavallo era il più lento e sapevano che non  c’era posto per mettersi al riparo. Quando gli chiesero come avesse fatto disse: “sarà stato il cavallo”.

Il giorno seguente l’anfitrione prima di uscire si prese il cavallo che tutti credevano lento e offrì a Nasrudín quello che aveva usato lui stesso il giorno precedente. Anche quel giorno si mise a piovere, mentre tornavano a casa. Il ricco con quel cavallo così lento tornò a casa più  zuppo che mai. Mentre Nasrudin fece come il giorno anteriore e, di nuovo, fu l’unico che arrivò a casa asciutto.

L’uomo era molto arrabbiato e accusò Nasrudin, devi avere fatto qualcosa di magico e di diabolico, mi hai manipulato per convincermi a darti il cavallo più veloce e tenermi quello più lento.

— O forse, — disse il mullah — non avete fatto niente da parte vostra per ottenere quello che volevi indipendentmente dalle circostanze..

0 Comments

Submit a Comment

Your email address will not be published. Required fields are marked *

Da qualunque disavventura si può trarre un vantaggio (basta avere la pazienza di cercarlo)

L come libertà (di opinione)

L come libertà (di opinione)

Un’altra parola molto importante per il Vocabolario possitivo e un tema di cui si parla molto in questi giorni è la libertà di espressione, di opinione, che molti pensiamo stia sparendo di nuovo per mano di quelli che fino a poco fa la chiedevano a grandi voci. Quando erano loro a non poter dire quello che pensavano, a essere perseguitati per le loro idee e a essere “contro-corrente”.

rimedio contro la morte

rimedio contro la morte

Dicono che c’era una volta, all’epoca del Buddha, una donna a cui morì il suo unico figlio. La donna era disperata, non riusciva a lasciare che lo seppellissero, convinta che ci fosse un errore, il giorno prima stava bene e quello dopo non si era svegliato.