farsi perdonare
La prossima settimana al secondo evento di facciamo pace di dicembre, continueremo a parlare di perdono, di cosa vuol dire perdonare, e del perchè e del come farlo… ma anche di come farsi perdonare, se siamo stati noi a fare un torto e la persona a cui l’abbiamo fatto non è ancora convinta.
Infatti, parlando di perdono mi sembra doveroso parlare non solo dell’importanza di concederlo, sempre e comunque, ma anche a volte bisogna chiederlo. Secondo la chiesa catolica, mio papà mi raccontava da ragazza come l’avevano obbligato ad imparare a memoria da bambino, per meritare il perdono bisogna dimostrare: prima il pentimento di cuore , secondo la confessione di bocca , e terzo l’ammenda per opera…
Secondo me l’idea non è del tutto sbagliata, in fondo parla di coerenza di parole, sentimenti e azioni. Infatti, quando chiediamo perdono sinceramente (sentimento), non abbiamo nessun problema a dire (parole) e fare (azioni) di tutto per compensare (il torto o i danni causati da esso). Parlare è facile ma, spesso non basta dire di essere pentiti, bisogna anche dimostrare che non sono solo parole.
Chiedere perdono è come chiedere di fidarsi di nuovo di noi. Non si tratta di fare (o di chiedere) qualcosa di straordinario o completamente diverso dal solito, ma di ricucire la fiducia, ammettendo che l’abbiamo strappata. Di ritornare sui nostri passi e riprendere il sentiero condiviso, con i gesti che l’avevano costruito la prima volta. Come ho sentito in un telefilm la settimana scorsa:
— Allora questo vuol dire che mi perdonerai?
— Questo vuol dire che ne parleremo,
davanti a molti cafè… (sottinteso pagati da te)
Cosa ne pensate? Vi incuriosice la cosa? Vi aspetto!
Auguri e com — bis — bis — bis — bis — bis — bis — bis
Una delle attività che più mi piace fare come coach è la mediazione, può essere di coppia, in famiglia, o con qualsiasi tipo di gruppo in cui ci sono persone che hanno interessi diversi. Amo questo lavoro perchè è un po’ come fare interpretariato fra persone che parlano lingue
Paradise (2023) — bis — bis — bis
Questa settimana ho visto un film di animazione bellissimo, su Netflix, L’elefante del mago, una storia sull’ottimismo, sulla speranza, sulla fantasia e la capacità di credere in qualcosa di più grande di noi.
N come nazionalismo — bis — bis — bis — bis — bis — bis
Un’altra parola molto importante per il Vocabolario possitivo che abbiamo raccolto insieme nei nostri incontri facciamo pace, laboratorio di inmunosuficienza psicologica, è interpretazione, perchè la realtà non è la stessa per tutti, dipende molto da noi, da come la vediamo e da come interpretiamo quel che vediamo.
L come libertà (di opinione)
Un’altra parola molto importante per il Vocabolario possitivo e un tema di cui si parla molto in questi giorni è la libertà di espressione, di opinione, che molti pensiamo stia sparendo di nuovo per mano di quelli che fino a poco fa la chiedevano a grandi voci. Quando erano loro a non poter dire quello che pensavano, a essere perseguitati per le loro idee e a essere “contro-corrente”.
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