Hai ragione
Dicono che una volta Maometto andò a predicare in una città in cui non era mai stato prima, e alcuni suoi discepoli uscirono ad accoglierlo già nella strada, prima di entrare.
Uno di essi, Noori, disse “qua nessuno ti seguirà, maestro, sono tutti stolti con menti chiuse e non capiscono che tu porti l’unica verità. Temevo che avresti scelto di passare da noi ma non ho potuto avvertirti prima, comunque ti proteggerò se cercheranno di lanciarti frutta e verdura mentre parli in piazza”
─ Hai ragione, grazie di avermelo detto, così sarò più preparato.
Noori, si riunì agli altri felice di aver avvertito il suo maestro. Mentre camminavano si avvicinò a lui Siraaj, che disse “in questa città ci sono tante persone che ti seguono e sono pronte ad accogliere i tuoi insegnamenti… sono tanto felice che sei arrivato, ti stavo aspettando da tempo”
─ Hai ragione, grazie di avermelo detto, così sarò più preparato.
Siraaj, si riunì agli altri gioioso, rilassato in chiacchiere e contento. In quel momento si avvicinò al profeta un ragazzino giovanissimo di nome Ali, curioso come pochi, e gli chiese: “maestro, come mai hai dato ragione a tutti e due se tutti e due ti hanno detto cose così diverse?”
─ Caro Ali, ho detto ad entrambi che avevano ragione, perchè è vero. Ognuno mi ha raccontato una parte della realtà, e li ho ringraziato di avermelo detto, così sarò più preparato. Il loroproblema è che sanno solo una parte della realtà e non l’altra, ma non vuol dire che uno dei due debba essere sbagliato. Il mondo ha molte sfaccettature e chiuderci in un solo punto di vista ci fa diventare meno potenti e meno utili ad Allah…
L come libertà (di opinione)
Un’altra parola molto importante per il Vocabolario possitivo e un tema di cui si parla molto in questi giorni è la libertà di espressione, di opinione, che molti pensiamo stia sparendo di nuovo per mano di quelli che fino a poco fa la chiedevano a grandi voci. Quando erano loro a non poter dire quello che pensavano, a essere perseguitati per le loro idee e a essere “contro-corrente”.
rimedio contro la morte
Dicono che c’era una volta, all’epoca del Buddha, una donna a cui morì il suo unico figlio. La donna era disperata, non riusciva a lasciare che lo seppellissero, convinta che ci fosse un errore, il giorno prima stava bene e quello dopo non si era svegliato.
0 Comments