MANIFESTO OLTRELAMOVIDA

“Coordinamento delle associazioni e dei comitati torinesi per una movida rispettosa dei residenti e del decoro urbano”

Da oggi nasce il coordinamento “OLTRELAMOVIDA: Coordinamento delle associazioni e dei comitati torinesi per una movida rispettosa dei residenti e del decoro urbano”, che riunisce l’Associazione “Rispettando San Salvario”, l’Associazione “Abitanti Piazza Vittorio e Zone Circostanti”, il Comitato “Borgo Rossini”, “Riprendiamoci Vanchiglia”, il Comitato “Borgo del Moschino/Lungo Po”, l’Associazione “Residenti Quadrilatero Romano”. Il fine del coordinamento è la tutela della legalità e della salute dei cittadini che abitano nelle aree interessate dalla cosiddetta “movida”, in particolare rispetto all’’inquinamento acustico.

Tale esigenza nasce dalla disattenzione nei confronti dei danni provocati dall’inquinamento acustico specie notturno, sia dalla linea politica, diffusa nel nostro paese, di privilegiare la creazione di posti di lavoro anche a scapito della salute dei lavoratori stessi e dei cittadini in genere. Questo insieme di mancanze ha fatto sì che intere aree della città, anche nei giorni infrasettimanali, in fascia serale e notturna, diventino delle zone franche dove tutto è permesso e si verifica ogni genere di eccesso, con grave pregiudizio per la salute dei residenti (diritto costituzionalmente garantito) e del decoro urbano.

Infatti, negli ultimi anni, a Torino, il divertimento giovanile notturno è stato organizzato prevalentemente in quartieri storici, ad alta densità abitativa, collocati, quindi, nel cuore delle città, senza le moderne tecnologie di isolamento acustico; sovente le vie sono strette e fanno da cassa di risonanza, amplificando il livello del rumore antropico (originato dallo stazionamento delle folle nello spazio pubblico a ridosso dei locali, che provoca un vociare continuo e incontrollato, anche a causa di comportamenti alterati dall’assunzione di alcool e non solo) e di quello originato degli impianti di diffusione musicale posti all’interno e all’esterno dei locali. L’inquinamento acustico arriva spesso a superare i 70 dB, ben oltre quanto previsto dalle leggi vigenti e delle soglie raccomandate dall’OMS al di sopra delle quali si rischiano danni alla salute dei soggetti che lo subiscono. Attualmente, gli assembramenti sono altresì assai pericolosi in quanto causa di contagio da Covid-19.

Tutto ciò è possibile solo in un paese in cui fossero smarriti i riferimenti essenziali, basati sulla convivenza civile e democratica. Le amministrazioni che si sono succedute negli ultimi tre lustri si sono dimostrate indisponibili o incapaci di affrontare questo gigantesco problema con la necessaria determinazione e di risolverlo.

Il Coordinamento non ha, pertanto, il fine di condannare la volontà di divertirsi, il legittimo desiderio di aggregarsi (primaria esigenza dell’essere umano) o di intraprendere legittime attività economiche, bensì di prendere consapevolezza che un paese civile non può permettersi di abbandonare al caos incontrollato e incontrollabile intere porzioni di territorio, giustificando il tutto con un malinteso senso di “cultura della notte”. Il Coordinamento si propone, da un lato, di contrastare le forme che la movida assume oggi, con i suoi assembramenti furiosi, il caos incontrollato, il degrado urbano, la privazione del sonno, in altre parole il fenomeno di “non gestione” della movida, dall’altro di accompagnare le istituzioni in un percorso di gestione della movida e di favorire una sua evoluzione verso forme responsabili e sostenibili.

Più specificamente, il Coordinamento persegue, negli ambiti sociale e culturale, le seguenti finalità non esclusive:

  1. Garantire la preminenza dell’interesse pubblico su quello privato e la massima intransigenza sul rispetto di tutte le regole, attuazione di controlli e inflizione di sanzioni, comprese quelle di contrasto alla diffusione della pandemia in corso.
  2. Garantire la preminenza della salute e del decoro urbano sul divertimento e la valenza economica delle attività commerciali, confrontandosi con le Istituzioni in relazione ai problemi che affliggono le comunità locali e indurle a svolgere il loro ruolo di tutela della salute e della qualità della vita dei loro amministrati, eventualmente, anche individuando zone specifiche del territorio urbano dove far confluire le attività di intrattenimento notturno.
  3. Migliorare la vivibilità e la qualità della vita nella città di Torino perseguendo appropriate strategie ritenute utili al fine di ottimizzare gli interventi volti a ridurre forme d’illegalità, condotte criminose, disagi sociali ed ambientali, ivi compresi danni alla salute, allestrutture architettoniche e al paesaggio urbano. Tali azioni devono concentrarsi, sebbene non in modo esclusivo, nelle aree della cosiddetta “movida”.
  4. Porre in essere qualunque iniziativa finalizzata al miglioramento delle condizioni e della qualità di vita dei cittadini.
  5. Promuovere e sostenere iniziative di carattere culturale e sociale, realizzate dalle Associazioni/Comitati aderenti. In particolare, promuovere azioni che favoriscano un’evoluzione della cosiddetta movida, in forme rispettose della legalità, della salute, del decoro urbano e, possibilmente, che abbiano una reale valenza culturale.
  6. Sensibilizzare la cittadinanza intorno a temi di stringente attualità.
  7. Organizzare incontri e dibattiti aperti al pubblico, coinvolgendo le associazioni culturali della città, nonché rivolgendosi alle scuole (ad esempio, per brevità, Accademia delle Belle Arti, IED, Conservatorio, ecc.) per raccogliere e sviluppare nuove idee che nascono dalla creatività delle giovani generazioni.

Noi non ci rassegniamo!

Associazione Rispettando San Salvario

Associazione Abitanti Piazza Vittorio e Zone Circostanti

Comitato Borgo Rossini

Riprendiamoci Vanchiglia

Comitato Borgo del Moschino/Lungo Po

Associazione Residenti Quadrilatero Romano

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