Unicorn Store (2017)
Qnuesta settimana, voglio parlarvi di un film un po’ particolare: Unicorn Store, con una simpaticissima Brie Larson sia come regista che come protagonista insieme al fantastico Samuel L. Jackson. Un film sulla fantasia, sull’unicità e sugli sforzi che facciamo tutti per sembrare “normali”.
Ve ne parlo perchè i personaggi e le situazioni sono molto credibili, così umani, così teneri. La ragazza che è sempre stata diversa, che si è sempre sentita una artista, ma che è stata distrutta dalla “scuola” di arte che l’ha bollata come “troppo diversa”.
La famiglia che crede di capirla, che cerca di farla crescere e diventare “come loro”, senza nessuna cattiveria e senza nessun giudizio, semplicemente perchè è così che deve essere.
Il lavoro che sembra così assurdo e i colleghi, metà fantastici e metà odiosi, psicopati e finti. Il capo, che non si capisce mai cosa vuole, ma che in fondo parla solo di se stesso.
E poi la storia del negozio di unicorni, che mi ricorda tanto i miei studi spirituali, qualcosa che nessun’altro può vedere, capire, comprendere, che persino chi la ama fa fatica ad accettare.
E, soprattutto, un finale che dimostra che si può avere tutto, che la fantasia non è per forza un diffetto, che sebbene in alcuni posti non abbia spazio, non dobbiamo cancellarla compleetamente dalla nostra vita come qualcosa di “infantile” e “inutile”.
Lo avete visto? Vi è piaciuto? Se no, ve lo consiglio…
rimedio contro la morte
Dicono che c’era una volta, all’epoca del Buddha, una donna a cui morì il suo unico figlio. La donna era disperata, non riusciva a lasciare che lo seppellissero, convinta che ci fosse un errore, il giorno prima stava bene e quello dopo non si era svegliato.
Colleziona attimi di altissimo splendore (2023)
Questa settimana è uscito l’ultimo libro di Paolo Borzacchiello, scritto a quattro mani con Paolo Stella del affascinante titolo Colleziona attimi di altissimo splendore e io, chiaramente, l’ho preso e letto appena uscito, ancora caldo di stampa e me lo sono goduto splendidamente.
S come sfortuna e sfida
Un’altra parola molto importante per il Vocabolario possitivo che abbiamo raccolto insieme nei nostri incontri facciamo pace, laboratorio di inmunosuficienza psicologica, è sfortuna, sfiga, sventura. È una parola da evitare perchè è una trapola in cui nasconderci quando non vogliamo cambiare.
misure straordinarie
Dicono che c’era il bidello di una scuola, che amava il suo lavoro e ci si dedicava al meglio che poteva, pulendo e aiutando chiunque ne avesse bisogno all’interno della struttura. Ma ci fu un periodo in cui si trovò un gravoso compito extra ogni sera: pulire gli specchi del bagno delle ragazze, sporchi di rossetto, giacchè alcune ragazzine, si divertivano quasi ogni giorno ad imprimere “baci a stampo” con il rossetto allo specchio del bagno.
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Felix e il segreto delle chiavi magiche |
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13 cose che ho imparato giocando a garden scapes, per ora solo su Wattpad. |



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