Unicorn Store (2017)

Qnuesta settimana, voglio parlarvi di un film un po’ particolare: Unicorn Store, con una simpaticissima Brie Larson sia come regista che come protagonista insieme al fantastico Samuel L. Jackson. Un film sulla fantasia, sull’unicità e sugli sforzi che facciamo tutti per sembrare “normali”.

Ve ne parlo perchè i personaggi e le situazioni sono  molto credibili, così umani, così teneri. La ragazza che è sempre stata diversa, che si è sempre sentita una artista, ma che è stata distrutta dalla “scuola” di arte che l’ha bollata come “troppo diversa”.

La famiglia che crede di capirla, che cerca di farla crescere e diventare “come loro”, senza nessuna cattiveria e senza nessun giudizio, semplicemente perchè è così che deve essere.

Il lavoro che sembra così assurdo e i colleghi, metà fantastici e metà odiosi, psicopati e finti. Il capo, che non si capisce mai cosa vuole, ma che in fondo parla solo di se stesso.

E poi la storia del negozio di unicorni, che mi ricorda tanto i miei studi spirituali, qualcosa che nessun’altro può vedere, capire, comprendere, che persino chi la ama fa fatica ad accettare.

E, soprattutto, un finale che dimostra che si può avere tutto, che la fantasia non è per forza un diffetto, che sebbene in alcuni posti non abbia spazio, non dobbiamo cancellarla compleetamente dalla nostra vita come qualcosa di “infantile” e “inutile”.

Lo avete visto? Vi è piaciuto? Se no, ve lo consiglio…

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