ti voglio tanto bene

06 May 19

Dicono che c’era una volta una bambina molto dolce che aveva un cagnolino che adorava. L’avevano preso che era appena nato, ed era cresciuto insieme a lei e al suo fratellino piccolo. Si occupava lei di dargli da mangiare, lo portava a passeggio, e accompagnava suo papà quando doveva portarlo dal veterinario.

Un giorno, quando aveva due anni, il cagnolino scapò all’improvviso. Erano al parco, come tante altre volte, quando il cagnolino iniziò a correre dietro ad un’altro cane, e sparì. Pensarono che sarebbe tornato subito ma non fu così. La bambina piangeva disperata. Il papà la prese in braccio e le parlò con tutta la calma che potè:

– Se non torna andremo a casa e faremo dei volantini con una bella foto e li metteremo ovunque nel quartiere, vedrai che qualcuno lo troverà e ce lo riporterà. Vedrai che starà bene, anche se non è con noi.

– No, papà, lui non può stare bene se non è con noi. Nessuno può volergli bene come me. È piccolo e ha bisogno di me, di noi. Noi siamo la sua famiglia… – rispose la bambina, calmandosi ma ancora singhiozzando.

– Capisco quello che vuoi dire, amore, ma voler bene è anche lasciar liberi, sai? Se fosse andato a stare con una famiglia che ha altri cani che saranno i suoi amici e un grandissimo giardino, se non sapesse come tornare ma potesse essere felice ancora di più con loro. Tu cosa vorresti, la sua felicità o la tua? È lui la tua unica felicità

– Se dovessi scegliere? – chiese la bambina e il padre annuì – Vorrei che fosse felice, immagino – disse la bambina rassegnata.

In quel momento il cane tornò scodinzolando e leccando in faccia la bambina. Da quel giorno il loro rapportò cambiò, lei era diventata grande, non aveva smesso di amarlo o di volergli bene, ma di giudicare gli altri e se stessa. Aveva capito che la vita è quella che è che piangere per una preoccupazione non serve a nulla.

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