The Place (2017)

22 Mar 18

Oggi voglio parlare di un film molto nuovo, The Place, diretto da Paolo Genovese, che tanto ho amato in Perfetti Sconosciuti, e come in quel caso, fa una fotografia della nostra società, della nostra ipocrisia, delle nostre debolezze e anche della nostra forza, il libero arbitrio, la capacità di scegliere, in ogni caso… in qualunque momento, se seguire l’inerzia o fare dei cambiamenti perchè il nostro futuro non rifletta per forza le cose che non amiamo del nostro passato.

Come dicevo è un film sul libero arbitrio, sulle parole, sui pensieri, sulle possibilità. Sulla vita di un personaggio, sempre seduto allo stesso tavolo dello stesso BAR (chiamato appunto “The Place”), che promette delle cose in cambio di cose. Propone a chi arriva da lui con dei desideri delle attività particolari da fare, a volte brutte, alcune molto brutte. Ascolta i loro desideri, consulta un suo quadernetto, scrive, legge e propone qualcosa da fare per ottenere quello che vogliono.

Tra i personaggi che arrivano da lui ci sono tante persone completamente diverse con richieste completamente diverse. Una signora anziana che rivorrebbe indietro il marito con l’Alzheimer, una suora che ha perso il collegamento con Dio, un cieco che vorrebbe recuperare la vista, un poliziotto che vorrebbe ritrovare suo figlio e una ragazza che vorrebbe essere più bella sono alcune delle storie delle persone che incontrano questo uomo per chiedergli delle soluzioni, e che devono scegliere se esseguire o meno i suoi “consigli“, se portarli o meno fino in fondo.

Alcuni lo faranno, altri no. Alcune cose andranno come previsto, altre no. Nemmeno “l’uomo” riesce a prevedere tutte le mosse, ma tutte le mosse sono parte di un disegno, di qualcosa di più grande… Infatti, quello che ho amato di più è il finale

L’avete visto? Vi è piaciuto? Cosa vi ha colpito di più?

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