tenere tutto pulito
Dicono che c’era una volta una giovane donna che era cresciuta in un piccolo paese ma quando si era sposata era andata a vivere in città. Un pomeriggio la nonna venne a visitarla e, mentre parlavano un po’ di tutto le disse non ce la faccio nonna, come fai tu a tenere tutto sempre pulito?
– Carissima, ma tu… ti ricordi quanto è pulita casa mia? – disse la nonna sorridendo.
In quel momento anche la giovane sorrise, si accorse che non aveva mai fatto attenzione a quanto fosse pulita la casa di nonna, ricordava i momenti di gioco in cucina in cui sporcavano tutto di farina e quelli in cui pulivano, e anche quando tornavano dal giardino e sporcavano di terra, e poi pulivano.
– Il problema è che ti hanno detto che la tua casa deve brillare più di te! Ma, fidati di nonna, non devi prendere la pulizia della casa così sul serio!
– E se qualcuno viene a trovarmi?
– Se qualcuno viene a trovare me, la mia casa è sempre aperta, ho del caffè e del te, un tavolo e le sedie, ho persino due divani, se qualcuno vuol venire a vedere quanto è pulito, preferisco che si spaventi e non torni più! Rispolvera… se necessario, ma solo per goderti tu il frutto del tuo lavoro, e il resto delle volte… abbi il tempo di dipingere un quadro o scrivere una poesia, fai una passeggiata o visita un amico, cucina quello che piace a te, annaffia le tue piante… concediti il tempo per bere una birra, nuotare in spiaggia (o piscina), scalare montagne, giocare con i cani, ascoltare musica, leggere libri, coltivare i tuoi amici e godere della vita.
– Credi a nonna: Pulisci quello che sporchi, sporca godendoti la vita. Sai che questo giorno non tornerà mai più! E, quando la gente penserà a te, non ricorderà la tua casa pulita, ma la tua amicizia, la tua gioia e quello che avete condiviso.
L come libertà (di opinione)
Un’altra parola molto importante per il Vocabolario possitivo e un tema di cui si parla molto in questi giorni è la libertà di espressione, di opinione, che molti pensiamo stia sparendo di nuovo per mano di quelli che fino a poco fa la chiedevano a grandi voci. Quando erano loro a non poter dire quello che pensavano, a essere perseguitati per le loro idee e a essere “contro-corrente”.
rimedio contro la morte
Dicono che c’era una volta, all’epoca del Buddha, una donna a cui morì il suo unico figlio. La donna era disperata, non riusciva a lasciare che lo seppellissero, convinta che ci fosse un errore, il giorno prima stava bene e quello dopo non si era svegliato.
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