Storia di un gatto… (2012)
Ogni tanto torniamo su uno dei piccoli racconti di Sepulveda, oggi voglio parlarvi di un piccolo concentrato di tenerezza dal nome Storia di un gatto e del topo che diventò suo Amico, che ho adorato dall’inizio alla fine.
Come negli altri piccoli racconti della colezione di storie brevi, che possiamo anche trovare insieme in Il Grande Libro delle Favole, in questa occasione Sepúlveda ci racconta la storia di una amicizia particolare, fra animali che non ci aspettiamo possano essere amici.
Un’ulteriore dimostrazione del fatto che le differenze non sono insuperabili, se si ha la pace interiore necessaria per non avere paura, la curiosità necessaria per voler scoprire quel che nessuno ci può raccontare e il rispetto dell’altro necessario per non sperare che faccia sempre quello che avremmo fatto noi.
I protagonisti sono Max, un ragazzo che cresce e diventa adulto, e Mix, il suo gatto Mix, che invecchiando diventa cieco, e Mex, un topo locuace e chiacchierone che diventa gli occhi di Mix offrendogli una nuova vita.
Un concentrato di massime sull’amicizia, su come si comportano “i veri amici”, cose come prendersi cura l’uno dell’altro, condividere anche il silenzio, capire i limiti dell’altro e aiutarlo a superarli, dire sempre la verità, ecc.
L’avete letto? Raccontatemi la vostra esperienza con il libro… vi va?
la figlia che non ho mai avuto
Originalmente una frase come “sei il figliio che non ho mai avuto” sarebbe stata detta da una donna che non aveva figli. Qualche anno fa l’ho sentita in un film, detta da una donna ad un amico di suo figlio, che era presente e l’ha rimproverata con un “mamma!!!!”…
lei non sa con chi sta parlando
Dicono che c’era una volta una flotta della Marina degli Stati Uniti che stava svolgendo esercitazioni navali vicino alla costa di Finisterra (Galicia), e che ci fu una conversazione particolare tra galiziani e americani:



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