soluzione assente

Ieri, all’incontro di facciamo pace abbiamo parlato della diferenza fra volere, desiderare, e avere bisogno. E abbiamo parlato della differenza fra problemi e soluzioni assenti, un concetto che ho imparato quando studiavo europrogettazione e che da allora ho usato ogni volta che ho potuto con grandi risultati.

Mi spiego, per come l’ho capita io, una soluzione assente è qualcosa che sembra un problema ma in realtà è solo una possibile soluzione ad un problema, una tra molte altre, forse la più comune, forse la più semplice, forse quella che abbiamo adoperato più volte, per abitudine. Ma non è l’unica, se ci concentriamo solo su una soluzione perdiamo di vista le altre e il problema in se. Quando la soluzione assente è riconosciuta come tale, possiamo capire qual’era il problema sottostante e trovare una soluzione migliore. O almeno possibile, visto che quando usiamo questa espressione è perchè la soluzione non è proponibile, per quello si chiama assente, perchè non è possibile usarla questa volta.

Quando una persona pensa di avere “bisogno di un lavoro“, in realtà ha bisogno di qualcosa che ottiene avendo un lavoro, ma forse anche in altri modi. Per esempio, il problema potrebbe essere guadagnare abbastanza da pagare le bollette, e i soldi li potrebbe ritrovare in altri modi, la lotteria, vendere qualcosa di cui non ha più bisogno, condividere in cambio di soldi qualcosa che non sempre usa, entrando nella new economy, o altro… Ma il problema potrebbe essere un’altro, potrebbe essere che senza un lavoro si annoia, che ha bisogno di riconoscimenti, ecc. E in questi casi le diverse altre soluzioni sono molteplici, ma se ci offuschiamo a ripetere di avere solo bisogno di un lavoro e non lo troviamo… non le cercheremo mai.

La soluzione assente è una benda che ci copre gli occhi, per toglierla bisogna chiedersi, in concreto, in che senso, cosa otterresti dal lavoro? e poi, ci sarebbero altri modi per ottenere la stessa cosa? Con un po’ di praticha si impara a riconoscerle e ad evitarle, anche se confondere problemi e soluzioni assenti è uno degli errori più comunemente accettati. Non siamo abituati ad approfondire e a spiegare (nemmeno a noi stessi) in che senso abbiamo bisogno delle cose.

Cosa ne pensi? Conoscevi il termine? Ti sei mai imbattuto in uno di questi? Cosa ne pensi di ciò che ho scritto? Se hai domande o commenti puoi scrivere qui sotto o partecipare ai nostri incontri… ti aspetto!

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