pazienza

05 Sep 18

Questa settimana abbiamo ripreso dopo le vacanze di nuovo con l’argomento della accettologia, dell’ecologia e della funzionalità nelle nostre scelte. E, soprattutto, abbiamo parlato dell’arma più potente che esista, quasi più potente dell’amore, con cui è molto relazionata: la pazienza…

Da piccola mio papà diceva che “la pazienza è la mamma della scienza“, soprattutto quando mi innervosivo davanti a problemi di matematica, di fisica, ma anche di storia, insomma di scuola. Ma è una versione molto limitata, da una parte perchè la pazienza è molto di più, dall’altra perchè la scienza non è la risposta a tutte le domande, o sarebbe religione…

Ultimamente sono arrivata ad un altra definizione, la mia, personale, “la pazienza è la scienza di mantenere la pace“. Possiamo dire che è una scienza o un’arte… ma sicuramente è uno strumento, un arma, che può fare svanire tutti i nostri problemi e i nostri nemici… perchè con la pazienza possiamo smontare tutto quello che ci minaccia alla base…

La pazienza ci da il tempo per capire bene cosa abbiamo davanti, cos’è reale e cosa esiste solo nella nostra testa. Contare fino a dieci, respirare, non lasciare che gli uccelini dei brutti pensieri facciano nidi nella nostra testa. E il tempo è la cosa più importante nella nostra vita. Qualcuno potrebbe dire che se avessimo tutto il tempo del mondo saremo invincibili, ma io le risponderei che ce l’abbiamo… dobbiamo solo esserne consapevoli…

Cosa ne pensate? C’eravate all’incontro? Qualcosa da aggiungere?

0 Comments

Submit a Comment

Your email address will not be published. Required fields are marked *

Jostein GaarderJostein GaarderC'è nessuno?

Da qualche parte tra questo pianeta e la luna, il basso si trasforma in alto e l’alto in basso.

L come libertà (di opinione)

L come libertà (di opinione)

Un’altra parola molto importante per il Vocabolario possitivo e un tema di cui si parla molto in questi giorni è la libertà di espressione, di opinione, che molti pensiamo stia sparendo di nuovo per mano di quelli che fino a poco fa la chiedevano a grandi voci. Quando erano loro a non poter dire quello che pensavano, a essere perseguitati per le loro idee e a essere “contro-corrente”.

rimedio contro la morte

rimedio contro la morte

Dicono che c’era una volta, all’epoca del Buddha, una donna a cui morì il suo unico figlio. La donna era disperata, non riusciva a lasciare che lo seppellissero, convinta che ci fosse un errore, il giorno prima stava bene e quello dopo non si era svegliato.